Politica

COVID: SULLA CALABRIA LA PERCEZIONE  E’ DI UN GOVERNO CONFUSO

di Redazione -


 

Sarà pure vero, come dice il Presidente del Consiglio, che l’impegno del Governo contro la pandemia non si è mai fermato. Ma la percezione che in estate non si sia fatto tutto il necessario resta. Per esempio, sui medici di base e sul trasporto locale: due nervi scoperti da anni di destrutturazioni  e tagli che, con la seconda ondata di Covid, oggi presentano il conto di scelte scellerate. Ma che il Governo – pur alle prese con uno tsumani che riguarda l’Europa e il mondo intero – abbia mostrato in alcune situazioni di muoversi in uno stato confusionale è percezione abbastanza diffusa. Prendiamo il caso della Calabria dove il Commissario alla Sanità, Saverio Cotticelli, ignaro di doversi occupare di Covid, è stato giustamente “dimissionato” e sostituito in meno di 24 ore da un altro Commissario, Giuseppe Zuccatelli, della cui nomina non si sentiva proprio la necessità. Su chi è caduta – ed ecco lo stato confusionale – del Governo? Su di uno stimatissimo professionista che nei mesi scorsi si era lasciato andare a frasi tipo “le mascherine non servono a un c…zo”  e che “per beccarsi il virus” due soggetti dovrebbero baciarsi  “per quindici minuti con la lingua in bocca”.  Senza nulla togliere ai 30 anni di onorato “curriculum”, del personaggio in questione, e che errori tutti li possono fare,  non si poteva scegliere un Commissario diverso?  Anche per togliere argomenti di critica scontata alle opposizioni che accusano il Governo di procedere a nomine con il bilancino delle forze politiche che lo sostengono.

PdA


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