Esteri

Cremlino, mai dire mai: Biden non esclude incontro con Putin

di Ernesto Ferrante -


CREMLINO MAI DIRE MAI – La rivelazione di Blinken: ora Biden non esclude un incontro con Putin. E la Russia schiera sette navi armate con missili Kalibr nel Mar Nero

Le difese missilistiche russe hanno abbattuto 11 droni ucraini sopra le regioni di Kaluga e Kursk. “Il tentativo di attacco terroristico del regime di Kiev contro strutture nel territorio della Federazione russa con l’impiego di droni ad ala fissa è stato sventato – riporta il ministero della Difesa di Mosca -. Le unità in servizio hanno distrutto un velivolo senza pilota sopra la regione di Kaluga e altri dieci sopra quella di Kursk”.
La marina di Mosca avrebbe schierato nel Mar Nero sette navi armate con almeno 14 missili Kalibr. “Ci sono 7 navi nemiche nel Mar Nero. Tra queste ci sono 2 portamissili. È possibile che possano lanciare sino a 14 missili Kalibr”, è scritto sull’account Telegram delle forze armate ucraine (Zsu).

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto a un ex luogotenente del fondatore della formazione paramilitare Wagner, Evgenij Prigozhin, morto il mese scorso in un incidente aereo, di procedere alla formazione di nuovi volontari da utilizzare nel conflitto in corso. Andrei Troshev, noto come “Sedoi” (capelli grigi), “lavora già al ministero della Difesa”. Lo ha precisato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Inizierà domenica un nuovo ciclo di coscrizione in tutta la Russia, ma le nuove reclute non saranno inviate a partecipare all’operazione militare speciale in Ucraina. A chiarirlo è stato il ministero retto da Sergei Shoigu. “Vorrei sottolineare che lo stato maggiore non ha piani per ulteriori misure di mobilitazione”, ha affermato il contrammiraglio Vladimir Tsimlyansky.
Il traffico sul ponte di Crimea, che collega la penisola al resto del Paese, è stato sospeso per alcune ore. Il ministero dei Trasporti russo aveva dichiarato in precedenza che l’infrastruttura sarebbe stata temporaneamente chiusa a causa di lavori di riparazione. Il 17 luglio scorso l’importante arteria era stata attaccata da due droni marini ucraini, con vittime e danni.

Praga cambia la sua “postura”. La nuova strategia di difesa della Repubblica Ceca sostiene che la Russia sia la minaccia più seria per il Paese. Il documento è già stato approvato dal Consiglio di Sicurezza e nel mese di ottobre è previsto il voto del governo. “La probabilità di un attacco militare contro la Repubblica Ceca o uno qualsiasi dei Paesi della Nato e dell’Ue è la più alta dalla fine della Guerra Fredda. A lungo termine, la Russia rappresenterà la minaccia più seria alla sicurezza della Repubblica Ceca e suoi alleati. Il compito principale della politica di difesa ceca è quello di prepararsi per una guerra difensiva a lungo termine e ad alta intensità con un nemico tecnologicamente avanzato e dotato di armi nucleari”, si legge in una nota del ministero della Difesa che delinea un vistoso cambio di passo.
L’agenzia di regolamentazione tedesca ha approvato il progetto del produttore d’armi Rheinmetall di creare una joint venture a Kiev insieme all’industria della difesa ucraina. La nuova impresa fornirà “manutenzione, assemblaggio, produzione e sviluppo di veicoli militari” e inizialmente opererà esclusivamente sul territorio dell’Ucraina, ha spiegato l’Ufficio federale dei cartelli (Bkarta) tedesco in un comunicato.

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken intervenendo al festival del settimanale The Atlantic, non ha escluso un incontro tra il presidente americano Biden e il presidente russo Putin. “Mai dire mai”, si è lasciato scappare Blinken rispondendo ad una domanda del direttore del giornale sulla possibilità di un incontro tra i due leader, eventualmente legato ad un processo negoziale. Il segretario di Stato ha ribadito che Joe Biden, fin dall’inizio della sua presidenza, “ha cercato di esplorare se la Russia fosse interessata ad avere una relazione più stabile con gli Stati Uniti” e ha ricordato l’incontro tra Biden e Putin a Ginevra, prima dell’escalation militare. “Sfortunatamente, più che sfortunatamente, tragicamente in tanti modi, non è quello che Putin voleva”, ha commentato il capo della diplomazia statunitense. Interrogato su una possibile “seconda guerra fredda”, Blinken ha detto che si sta vivendo un’era nuova dove “c’è un’intensa competizione per dare forma a ciò che verrà dopo, competizione che coinvolge Russia e Cina in modi diversi. Una competizione che coinvolge anche tutta una serie di paesi, anche in via di sviluppo”. “Enormi sfide transnazionali” che nessuna delle parti può affrontare da sola.


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