Economia

“Criptovalute”, monito alla Commissione Europea

di Redazione -


Germania, Francia, Italia, Spagna e Olanda alzano il muro 

contro l’uso distorto di questo strumento monetario: 

“Solo la Bce può coniare moneta”

 

Francia, Germania, Italia, Olanda e Spagna alzano un muro contro l’uso distorto delle “cosiddette” e “erroneamente definite” criptovalute, e lanciano un forte richiamo alla Commissione europea affinché elabori regole chiare su questa materia. Ma soprattutto ribadiscono un principio chiave: l’unica entità autorizzata a coniare moneta è la Banca centrale, che nel caso dell’area euro è la Bce.  Lo hanno annunciato i ministri delle Finanze di Germania, Olaf Schoz, Francia, Bruno Le Maire, Italia, Roberto Gualtieri, Olanda, Wopke Hoekstra e Spagna, Nadia Calvino, con un punto stampa congiunto al termine dell’Eurogruppo informale a Berlino.  “Siamo preoccupati dalla criptovalute – ha affermato Le Maire, ripetendo in inglese le dichiarazioni di Schoz – attendiamo che la Commissione pubblichi regole molto chiare e forti per evitarne l’abuso, per attività terroristiche o per riciclaggio e vogliamo fissare un principio semplice: la Banca centrale, la Bce è l’unica cui sia permesso emettere valute”.  “E questo punto è qualcosa che non può essere minato da alcun tipo di progetto, inclusa libra” (l’aspirante pseudovaluta virtuale di Facebook). “Vogliamo che la Bce – ha ribadito Le Maire – sia l’unica emittente e questo è il senso della nostra dichiarazione congiunta”.  “Penso che il comunicato di oggi sia un segnale molto forte sul fatto che siamo uniti – ha affermato Gualtieri – e impegnati nell’assicurare che, da un lato, supportiamo l’innovazione finanziaria, e dell’altro tuteliamo la stabilità finanziaria, la tutela dei consumatori e la sovranità”. Per parte sua, la spagnola Calvino ha affermato che è sbagliato chiamare queste entità valute in quanto sono “asset”, attività finanziarie criptate. 

Domenico Condello


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