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Crisi alimentare, l’Europa aiuta l’Africa

L'Europa interviene per sostenere le regioni africane del Sahel e del lago Ciad. Un intervento necessario, alla luce dell'aggravarsi della situazione relativa alla sicurezza alimentare e alla nutrizione collegata all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

di Francesco Certo -


L’Unione europea rafforza oggi il proprio impegno politico e finanziario nei confronti dei paesi partner africani. Nel 2022 verrà stanziato un totale di 554 milioni per aumentare la sicurezza alimentare nelle regioni del Sahel e del lago Ciad, dove milioni di persone si trovano già in una situazione di sofferenza acuta che potrebbe ulteriormente peggiorare.

Il sostegno dell’UE, annunciato in occasione dell’evento ad alto livello sulla sicurezza alimentare nelle regioni del Sahel e del lago Ciad, organizzato congiuntamente dall’UE, dal Club del Sahel e dell’Africa occidentale e dalla rete mondiale contro le crisi alimentari, include sia una risposta umanitaria che un

sostegno al lavoro sulle cause profonde dell’insicurezza alimentare in Burkina Faso, Camerun, Ciad, Mali, Mauritania, Niger e Nigeria.

L’UE, in quanto uno dei principali attori umanitari e dello sviluppo nel campo della sicurezza alimentare e nutrizionale, fornisce un notevole sostegno finanziario ai paesi partner. L’UE ha già messo a disposizione 173 milioni di euro in assistenza umanitaria per rispondere alle pressanti necessità di emergenza nelle regioni del Sahel e del lago Ciad, in particolare all’incombente insicurezza alimentare e alla crisi nutrizionale. L’UE ha annunciato oggi 67 milioni di euro supplementari, che nel 2022 porteranno il contributo totale per i paesi colpiti nelle regioni del Sahel e del lago Ciad a 240 milioni.

Per migliorare la sostenibilità dei sistemi alimentari e affrontare le cause alla base dell’insicurezza alimentare e nutrizionale nell’ambito di un approccio completo basato sul nesso tra azione umanitaria, sviluppo e pace, l’UE ha stanziato 654 milioni a favore dei sette paesi citati per il periodo 2021-2024. Tali fondi intendono fornire assistenza allo sviluppo a lungo termine in risposta alla crisi alimentare strutturale. L’UE metterà a disposizione dei sette paesi citati un importo complessivo di 314 milioni provenienti da questi fondi entro la fine del 2022. L’UE sosterrà inoltre con programmi regionali l’intera regione interdipendente del Sahel e dell’Africa occidentale.


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