Cristiano Leone e l’arte performativa
E’ stato presentato presso la Sala Scarpa del Museo MAXXI di Roma, “Atlas of Performing Culture”, il nuovo volume in lingua inglese (edito da Rizzoli New York) di Cristiano Leone.
La serata, un vero e proprio viaggio attraverso quattro continenti sulle tracce delle esperienze performative più significative del mondo (dal Carnevale di Rio ad un’ex casa funeraria nella periferia di Parigi oggi adibita a centro culturale), ha visto l’intervento di tantissimi addetti ai lavori ed amici dell’autore, tra cui l’attrice Isabella Carloni, che ha recitato un brano tratto da “Sonno Giapponese”, piece teatrale dello stesso Leone, portata in scena per la prima volta lo scorso luglio sul palco dell’Opera di Roma con la Soprintendenza speciale della Capitale.
“Atlas of Performing Arts”, frutto di un ineludibile lavoro di ricerca e selezione che Scarpa ha condotto affiancato dal suo team di collaboratori storici, conferma quanto l’autore sia antesignano di un nuovo modo di fare cultura: il suo sapere, inclusivo, aperto ed immersivo, coltiva l’ambizione di intercettare i gusti di un pubblico eterogeneo, promuovendo il dialogo tra le arti contemporanee.
L’opera ha, a ben vedere, una struttura connettiva, confermata e dalla scelta della copertina (una foto di Bert Stein tratta dall’opera di Robert Wilson “The Life and Times of Sigmund Freud”, e dalle parole dello stesso autore: la cultura performativa è, infatti, quella “capace di creare comunità che vanno ben al di là del singolo evento (quindi non subiscono la dimensione spazio-temporale, ndr.)” e come tale “lega gli esseri umani tra di loro, lega un artista al proprio pubblico e fa entrare in relazione le architetture create dall’uomo e le forme della Natura”.
L’idea di editare il meraviglioso volume esclusivamente in lingua inglese, ha spiegato l’artista, è per il respiro internazionale dell’opera stessa. Poi sicuramente in futuro ci potrà essere un’edizione tutta Italiana. Ma forse, occorre dirlo, nel nostro Paese l’arte performativa è un tema ancora in ascesa. Benchè ci siano ritratti di sculture, paesaggi e soggetti da togliere il fiato, in alcune aree la storia intesa come antichità è ancora preponderante.
La presentazione era particolarmente affollata al MAXXI, che è stata scelta come sede proprio per il suo concetto di cultura a 360°, oltre che di attività che da sempre strizza l’occhio al futuro e alla cultura alternativa.
La storia di Cristiano Leone è un vanto per l’Italia, poiché è quella di un ragazzo come tanti che è riuscito a cogliere alcune sfumature, raccontate nel libro con dovizia di particolari, che non tutti sarebbero riusciti a interpretare.
Durante l’incontro con stampa e ospiti, ci sono stati un paio di momenti di spettacolo. Fra i quali un balletto originalissimo che oltre a inframezzare i racconti di Cristiano, hanno mostrato una forte attinenza con quello che l’autore ha voluto esprimere. Molto suggestivo il video proiettato con le più belle immagini di questo strepitoso libro.
Torna alle notizie in home