Attualità

Croazia: vacanze al sole… ma con la stangata in agguato

di Gianluca Pascutti -


Turisti italiani nel mirino delle sanzioni, multe salatissime e tempi trappola. E la Croazia non è più la meta low cost di un tempo.

Con l’arrivo dell’estate e la classica corsa alla prenotazione delle vacanze, torna l’eterna domanda: dove andare per trovare mare, bellezza e relax? Per molti anni la risposta sembrava scontata, la Croazia. Spiagge e acque cristalline, borghi affascinanti e prezzi accessibili l’hanno resa una delle mete predilette dagli italiani. Ma attenzione, la Croazia di oggi non è più quella di una volta. Oltre a non essere più economica, sta diventando un terreno minato per chi viaggia in auto.

Sempre più turisti italiani si sono infatti ritrovati, mesi dopo il rientro dalle vacanze, con raccomandate inaspettate. Spesso con multe per divieto di sosta, scattate da telecamere fisse o installate sulle auto della polizia locale. Fin qui, si potrebbe anche parlare di normale amministrazione. Il problema è come vengono gestite queste sanzioni. La multa, inizialmente fissata a circa 60 euro, lievita a 200 euro già al primo passaggio burocratico, se poi non viene pagata entro 30 giorni dalla ricezione (che avviene quando ormai il termine è già superato, la media d’arrivo della raccomandata è di circa 4 mesi dalla data presente sulla multa), scatta la mazzata definitiva: 800 euro che, in automatico possono salire fino a 2000 euro.

E non finisce qui. Grazie a un accordo tra le autorità croate e le forze municipali italiane, i comuni riescono facilmente a risalire ai proprietari dei veicoli. Il cittadino italiano, spesso ignaro, si ritrova così intrappolato in un sistema che lascia pochissimo margine di difesa. Nessun contraddittorio effettivo, nessuna reale possibilità di contestare. E se per caso dovesse tornare in Croazia con lo stesso veicolo? Rischia il fermo amministrativo immediato e ulteriori sanzioni.

Un meccanismo che ha tutta l’aria di una trappola per turisti o, peggio, una strategia studiata a tavolino per far cassa a spese degli stranieri. L’immagine di ospitalità che la Croazia ha costruito negli anni si sta incrinando, sotto il peso di multe esorbitanti e procedure poco trasparenti. E tutto questo mentre i prezzi di alberghi, ristoranti e servizi sono ormai in linea – se non superiori – a quelli di molte località balneari italiane. La Croazia, un tempo sinonimo di bellezza e relax, oggi rischia seriamente di diventare il simbolo di una vacanza rovinata… con raccomandata inclusa.


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