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Cronaca

Crollo Ponte Morandi, chiesta condanna a 18 anni e 6 mesi per Giovanni Castellucci, ex Ad di Autostrade

di Francesca Petrosillo -


I pubblici ministeri Walter Cotugno e Marco Airoldi hanno richiesto una condanna a 18 anni e 6 mesi di reclusione per Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, nel processo per il crollo del Ponte Morandi di Genova, avvenuto il 14 agosto 2018 e costato la vita a 43 persone. Si tratta della pena più alta richiesta dall’accusa, che ha sottolineato come si tratti della “massima possibile in base alla gravità dei fatti”.

Secondo i pm, Castellucci era consapevole dal 2009 delle gravi condizioni del Ponte Morandi, ma avrebbe rinviato gli interventi di manutenzione per privilegiare la logica del profitto e garantire dividendi agli azionisti. “Un comportamento dettato da interessi economici e ambizione personale — hanno spiegato i magistrati — che ha portato a una delle peggiori tragedie infrastrutturali italiane”.

Durante l’udienza, l’accusa ha descritto la gestione di Castellucci come “un’enciclopedia di scelte sbagliate”, paragonandolo a “un leader intoccabile”.

Egle Possetti, portavoce del Comitato Ricordo Vittime del Ponte Morandi, ha definito la richiesta di condanna per Castellucci come “importante e necessaria”, sottolineando come rappresenti “un primo passo verso la giustizia”.

Di tutt’altro avviso la difesa di Castellucci: l’avvocato Guido Carlo Alleva ha parlato di “richiesta spaventosa e inaccettabile”.

Nel processo figurano 57 imputati. Dopo Castellucci, la procura avanzerà le richieste per gli altri, tra condanne e prescrizioni. Le società Aspi e Spea sono già uscite dal procedimento dopo aver patteggiato, pagando 29 milioni di euroe risarcendo le famiglie delle vittime, oltre a finanziare la costruzione del nuovo viadotto di Genova.


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