Attualità

Cuperlo e la selezione dei cattolici

di Giuseppe Tiani -


Cuperlo è persona stimabile, ha letto Gramsci e parla dei processi storici della sinistra, offre contributi al dibattito del suo partito, sempre disponibile ad accettare con riserva, partecipare con distacco, appoggia nonostante i dubbi, incarna la sublimazione idealista di impegno disimpegnato.

Cuperlo, il Benjamin Button del PD

Cuperlo non cambierà mai casacca, ma postura, è coerente, tra i politici a sinistra è il “Benjamin Button” del PD, poiché nei momenti congressuali o di crisi ringiovanisce. Come il grillo parlante di Pinocchio è apparso con una intervista alla Stampa lo scorso venerdì 30 agosto, voce della coscienza morale e della ragione, per indirizzare con l’incenso la strada del voto cattolico.

Si è rivolto ai cattolici bergogliani, mentre quelli che leggono Papa Ratzinger o Leone XIII e tutti gli altri sono fedeli di retroguardia; quindi, tenuti fuori dal campo dei miracoli in cui il Gatto e la Volpe ingannarono Pinocchio. Si è assunto, con il garbo che lo distingue, la responsabilità politica di indirizzare un pensiero antropomorfizzato al mondo cattolico. Papa Francesco predicava la Chiesa in uscita, attraverso l’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”, mentre Cuperlo pone il PD sulla soglia della chiesa col cappotto del “compagno perbene”, e ciò, più che il tentativo di porre le fondamenta per un ponte tra la cultura della sinistra storica e il Vangelo, fa pensare ad un improvvisato e occasionale passaggio pedonale: si attraversa, certo, ma si resta fermi!

Se i cattolici sono abituati alle ferme prese di posizione del Papa contro disuguaglianze e guerre, la posizione di Cuperlo sui cattolici è una carezza in stile curiale che suona più come un comunicato d’ufficio. L’uomo dell’inclusione e del pluralismo è diventato dogmatico, con la dottrina degli altri ovviamente; quindi, l’impegno politico dei cattolici va selezionato, è accettabile a determinate condizioni, mentre per la militanza politica di chi pratica la fede Islamica non si è espresso.

Se la politica è l’arte del possibile, beh… Cuperlo è un monumento vivente all’arte del forse e al dubbio permanente, in posa plastica si intende, come omaggio all’estetica. In fondo, Cuperlo, non è contro la religione, ma è per quella giusta, ossia quella da crocifisso in salotto ma solo se disegnato da Guttuso!


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