Esteri

Da Roma a Londra Meloni al fianco di Zelensky. Critica l’ambasciata russa

Il leader ucraino chiede all'Italia di fare ancora di più

di Ernesto Ferrante -


Impegni per un valore totale di circa 10 miliardi di euro e costituzione dello “European Flagship Fund for the Reconstruction of Ukraine”. Sono questi gli elementi più significativi della prima giornata della “Ukraine Recovery conference” che si è aperta ieri alla Nuvola dell’Eur a Roma. “Investire in Ucraina è un investimento su noi stessi perché riguarda ciascuno di noi. Insieme abbiamo assunto impegni con la conferenza di oggi per oltre 10 miliardi di euro”, ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo alla sessione plenaria della Conferenza.

Gli impegni della premier Meloni

“Sappiate che saremo al vostro fianco, insieme alle istituzioni finanziarie, a realtà come Sace, Simest, Cdp, che sostengono l’internazionalizzazione delle imprese, per mettervi nelle condizioni migliori per poter operare non solo sul fronte delle assicurazioni, che sono necessarie per chi investe, contro i rischi derivanti conflitto, ma anche per esplorare nuove opportunità in ambiti strategici, dall’agroindustria alla meccanica avanzata, l’industria chimica e i trasporti”, ha assicurato Meloni.

Zelensky vuole ulteriori impegni

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha richiamato ancora una volta il piano Marshall: “Stiamo lavorando per creare una grande coalizione per la ripresa, per la ricostruzione. Quello che serve è un piano di recupero e di resilienza chiaro. Un po’ come il piano Marshall, quando appunto ha trasformato e ha ricostruito l’Europa tempo fa”.

Su “X”, il leader ucraino ha chiesto all’Italia anche soldi per la guerra: “Sono grato a Giorgia Meloni e all’Italia per la leadership nel sostenere l’Ucraina e per aver organizzato la grande Conferenza internazionale per la ripresa dell’Ucraina. La nostra priorità assoluta in questo momento è la difesa aerea e la produzione di droni, in particolare intercettori. Saremmo lieti di vedere investimenti italiani in tutto ciò che protegge le vite in Ucraina oggi e contribuirà a salvaguardare l’Italia domani”.

Von der Leyen annuncia il Fondo Europeo per la ricostruzione

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, scampata alla mozione di sfiducia presentata dal conservatore rumeno Gheorghe Piperea anche per effetto della non partecipazione al voto della delegazione di Fratelli d’Italia (gruppo Ecr), ha garantito che l’Ucraina continuerà a beneficiare di sostegno fino al 2028 e oltre, quando entrerà in vigore il nuovo bilancio europeo. Poi ha annunciato il “Fondo Europeo per la ricostruzione dell’Ucraina, il più grande fondo di partecipazione azionaria a livello mondiale a sostegno della ricostruzione”.

La presa di posizione dell’ambasciata russa in Italia

Dietro l’evento romano si nasconde una “logica cinica e menzognera che viene portata avanti dagli attuali leader dei Paesi occidentali, Italia compresa”, ha affermato l’ambasciata russa in Italia in un commento sul suo canale Telegram.

I volenterosi a Londra

“L’unità dell’Occidente, come ho detto molte, molte volte, è fondamentale, e sono particolarmente contenta che l’inviato speciale degli Stati Uniti Kellogg per la prima volta partecipi a questa riunione. E sono orgogliosa che avvenga a Roma, grazie per essere qui”, ha sottolineato Giorgia Meloni all’inizio della call dei Volenterosi, riuniti a Londra.

I piani per istituire una forza che garantisca la sicurezza dell’Ucraina dopo la conclusione di un cessate il fuoco con la Russia sono “pronti”, hanno garantito il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron.

Rubio-Lavrov sui negoziati

Il Cremlino ha fatto sapere che la Russia non ritiene i negoziati in fase di stallo, nonostante le ultime uscite di Donald Trump. Un colloquio tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha avuto luogo in Malaysia a margine del vertice dell’Associazione delle nazioni del Sudest asiatico. Il segretario di Stato americano ha riferito di “nuove idee” per i colloqui di pace sull’Ucraina.

La Germania è pronta ad acquistare sistemi di difesa aerea Patriot dagli Stati Uniti per darli agli ucraini. Il Regno Unito, invece, firmerà un accordo di difesa con Zelensky che prevede la fornitura di oltre 5000 missili di difesa aerea da parte di Thales.


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