Esteri

Dalla padella alla brace: Rutte disegna la sua Nato da guerra

di Ernesto Ferrante -


Il cambio della guardia al vertice della Nato è diventato effettivo. Il laburista norvegese Jens Stoltenberg, che ha guidato l’Alleanza dal 2014, ha passato il testimone a Mark Rutte, liberale olandese, già manager della multinazionale Unilever e primo ministro dei Paesi Bassi dal 2010 al 2024.

Stoltenberg ha accolto a Bruxelles, nel quartier generale di Evere, il suo successore. Il segretario generale uscente ha sbandierato come grande risultato l’allargamento dell’Alleanza, che è diventato fonte di contrasti con la Russia.

“Nel corso di questo decennio, ha continuato, abbiamo attuato il più grande rafforzamento della Nato, la nostra difesa collettiva da una generazione, con una maggiore prontezza e più truppe nella parte orientale dell’Alleanza”. Aumentato anche il numero dei Paesi che spendono il 2% del Pil nella difesa, arrivato a 23. Quattro i nuovi membri: Macedonia del Nord, Montenegro, Finlandia e Svezia.

Rivendicato anche il passaggio “dal fornire solo un sostegno marginale all’Ucraina, nel 2014 ad oggi, a fornire un massiccio sostegno all’Ucraina, con la Nato a coordinare il sostegno all’Ucraina, con un nuovo comando in Germania”.

Rutte ha subito alzato l’asticella dello scontro in atto con Mosca: “Lavorerò con gli alleati perché attuiamo pienamente le nostre decisioni e perché continuiamo a portare l’Ucraina sempre più vicina alla Nato”.

E ancora: Kiev “ha il diritto di difendersi” e, in base al “diritto internazionale”, la sua autodifesa “non termina al confine”, ma “è possibile colpire obiettivi legittimi in territorio nemico”. Tuttavia, “sta agli alleati decidere” quali armi ciascuno intende dare e “con quali limitazioni d’uso”.

L’Fvd, formazione di destra olandese, teme il suo orientamento bellicoso.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è congratulato con Mark Rutte: “Gli auguro ogni successo in questo nuovo ruolo e non vedo l’ora di lavorare insieme in modo produttivo per rafforzare la sicurezza euro-atlantica e la nostra partnership con l’Alleanza, mentre l’Ucraina continua il suo cammino verso l’adesione a pieno titolo alla Nato”.

Con Mark Rutte alla guida della Nato non cambierà nulla. Questo il commento del Cremlino.

Esulta il presidente statunitense Joe Biden, secondo cui l’ex premier “continuerà a lavorare per una Nato più forte, più grande e più risoluta che mai nella sua missione di creare un mondo più sicuro per i nostri popoli”.


Torna alle notizie in home