Cultura & Spettacolo

Daniele Alvisi porta eleganza nell’avventura di un fantasy

di Nicola Santini -


S’intitola “I cavalieri elementali” il nuovo libro di Daniele Alvisi. Edito dal gruppo Albatros il Filo, al centro del volume c’e una storia fantasy, attraverso la quale Alvisi racconta un po’ di sé e della sua cerchia di amici i quali diventano i protagonisti. Un libro che sta continuando a ricevere enormi consensi sia tra gli addetti ai lavori che da parte del pubblico e che l’autore dedica alle sue due figlie alle quali cerca di trasmettere la passione per la lettura.
Daniele, I cavalieri elementali è il titolo del tuo nuovo libro: come nasce quest’avventura letteraria?
Questa avventura l’avevo già in testa da diverso, poi una scommessa con mia moglie ha accentuato il tutto. Dopodiché, è arrivato il libro.
Il passaggio del testo a cui sei maggiormente legato?
Il passaggio del testo a cui sono maggiormente legato è quando si ritrovano cavalieri e maestri in quello che diventerà il loro luogo di addestramento, sono spaesati ma allo stesso tempo sbalorditi ed entusiasti di iniziare una nuova vita insieme
Qual è il messaggio che ti piacerebbe arrivasse al lettore?
Vorrei che arrivassero diversi valori morali che in questi ultimi anni, secondo me, si sono persi… Amicizia, famiglia e amore sono valori a cui do molta importanza e ho cercato di inserirli a mio modo in questo libro.
Stai già pensando a un sequel del libro?
Scrivere le pagine di questo volume mi ha appassionato particolarmente e sono felice del riscontro che sta ottenendo. Per questo motivo, ultimamente ho cominciato a pensare seriamente a un seguito. In questo momento ho già diverse idee in testa e sto incominciando anche a scriverle.
Sei sempre stato un appassionato del genere fantasy?
Devo riconoscere che il fantasy è il genere che ha sempre attratto maggiormente la mia attenzione e la mia curiosità. Al di là di questo, però, amo spaziare anche con altri generi letterari. Quando mi si presenta l’occasione, per esempio, leggo anche gialli e sportivi. E non disdegno neppure le commedie.
Secondo te come mai il genere fantasy è più diffuso all’estero rispetto all’Italia?
A mio avviso è più diffuso all’estero perché i best-seller mondiali arrivano al momento solo fuori dall’Italia.
Progetti futuri all’orizzonte?
Sarebbe bello poter diventare uno scrittore a tempo pieno, la strada è lunghissima ma il genere fantasy ti può far essere chi vuoi almeno con la fantasia.
Ti piacerebbe se venisse tratta una serie dal libro?
Direi che sarebbe davvero fantastico, ne sarei particolarmente orgoglioso. Questo, perché, vedere il proprio progetto sviluppato in diversi ambiti possa essere molto stimolante. Credo sia il sogno di chiunque. Tra l’altro, vi confesso che recentemente, a tal proposito, mi è stato proposto di trasformare I Cavalieri Elementali un gioco. L’idea non mi dispiace affatto, non a caso sto valutando insieme ad altre persone anche questo “percorso”.

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