Politica

Decreto Elezioni approvato anche alla Camera, è legge. La scheda

di Giuseppe Ariola -


La Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo alla conversione in legge del decreto Elezioni, contenente disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali e referendarie per l’anno 2025. Il provvedimento, che aveva già ottenuto l’approvazione del Senato, è stato approvato a Montecitorio con 131 voti favorevoli, 77 contrari e 3 astensioni. Il testo introduce una serie di novità in ambito elettorale, con l’obiettivo di rendere più efficienti e inclusive le procedure di voto.

Tra le misure principali contenute nel decreto, l’articolo 1 stabilisce le date e gli orari per lo svolgimento delle elezioni e dei referendum che saranno indetti nel 2025 (escluse quelle già convocate alla data di entrata in vigore del provvedimento). Le consultazioni si svolgeranno in due giornate: la domenica, dalle ore 7 alle 23, e il lunedì successivo, dalle ore 7 alle 15. Si conferma dunque la doppia giornata elettorale, scelta che punta a favorire una maggiore partecipazione.

L’articolo 2 introduce una disciplina specifica per consentire agli elettori “fuori sede” – cioè lontani dal proprio comune di residenza – di partecipare alle consultazioni referendarie del 2025. Si tratta di una novità significativa volta a garantire un esercizio del voto più accessibile, soprattutto per studenti e lavoratori domiciliati temporaneamente in altri territori.

Con l’articolo 2-bis viene soppressa la distinzione di genere nelle liste elettorali. La modifica riguarda anche gli elenchi predisposti dai sindaci per i neo-elettori e quelli delle Commissioni elettorali comunali relativi alle iscrizioni o cancellazioni dagli albi elettorali. La misura punta a una semplificazione amministrativa e all’uniformità dei dati anagrafici, eliminando una prassi ormai considerata superata.

L’articolo 3 prevede poi il potenziamento del Sistema Informativo Elettorale (SIEL) attraverso l’istituzione di un apposito Fondo presso il Ministero dell’Interno. A questo Fondo saranno destinati 800.000 euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027. Sempre all’articolo 3, viene autorizzato un incremento della dotazione organica del Ministero, con l’aggiunta di una unità dirigenziale di seconda fascia a partire dal 1° ottobre 2025. Per questa nuova figura è prevista una spesa di circa 45.000 euro nel 2025, che salirà a 180.000 euro annui a regime, dal 2026 in poi.

Infine, l’articolo 4, modificato durante l’esame al Senato, introduce un’importante innovazione per l’accessibilità: gli elettori impossibilitati a firmare per gravi impedimenti fisici, o che si trovano in condizioni che richiedono il voto domiciliare, potranno sottoscrivere digitalmente le liste dei candidati. Il documento informatico, firmato digitalmente, dovrà essere presentato agli uffici competenti su supporto digitale e accompagnato dalla certificazione medica che attesti la condizione dell’elettore. Il provvedimento rappresenta un passo in avanti verso una maggiore inclusività e modernizzazione del sistema elettorale italiano.


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