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Decreto Sicurezza, il governo ottiene la fiducia alla Camera

di Redazione -

L'aula della Camera dei Deputati durante le dichiarazioni di voto del ddl in materia di economia dello spazio, Roma, 06 marzo 2025. ANSA/ANGELO CARCONI


Il governo ha incassato la fiducia alla Camera sul decreto Sicurezza, un provvedimento che contiene misure urgenti in materia di ordine pubblico, tutela del personale in servizio, supporto alle vittime dell’usura e modifiche all’ordinamento penitenziario. I voti favorevoli sono stati 201, contro 117 voti contrari e 5 astenuti. Il voto finale è atteso tra mercoledì notte e giovedì, prima che il testo passi al vaglio del Senato.

Ma mentre l’iter parlamentare prosegue dopo la fiducia, la tensione sul Decreto Sicurezza monta fuori da Montecitorio. I manifestanti contrari al decreto si sono nuovamente mobilitati e, durante una conferenza stampa davanti al Parlamento, hanno ribadito la volontà di continuare la protesta. “Abbiamo dimostrato che nel Paese esiste un’opposizione sociale, siamo stati scudo democratico. E, dopo quanto accaduto in piazza, le adesioni alla manifestazione di sabato 31 stanno crescendo, e sarà enorme e partecipata”, ha dichiarato Martina Solidoro, rappresentante della rete che coordina le proteste.

Presente anche Luca Blasi, assessore municipale, rimasto ferito negli scontri di Piazza Barberini. “Il nostro problema – ha detto Blasi – non è la polizia ma è l’uso che il governo fa della polizia. E l’aver colpito uno dei portavoce della piazza che stava gestendo la situazione è grave e non perché è successo a me”.

Il decreto ha provocato una forte spaccatura tra maggioranza e opposizioni. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha denunciato che “questo decreto è un golpe” e ha aggiunto: “Con questo testo andiamo in direzione di uno Stato repressivo”.

Anche Francesco Boccia, capogruppo del Partito Democratico al Senato, ha attaccato duramente: “È pericoloso e fatto solo di propaganda populista”.

Il centrodestra invece difende con forza il provvedimento. Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, ha replicato: “Per la sinistra il decreto ‘restringe spazi di libertà’. Occupare abusivamente case di terzi indifesi, bloccare treni per ordine di madre natura, distruggere istituti penitenziari e aggredire forze dell’ordine, non sono ‘spazi di libertà’, ma di criminalità e noi vogliamo restringerli senza se e senza ma”.

Dura la risposta di Riccardo Magi: “Delmastro non sa più come dimostrare la propria inadeguatezza: prima conferma e rivendica che il dl sicurezza è una sostanziale stretta sulle libertà dei cittadini, poi dice che ci sono alcuni giudici che parlano come mafiosi. Ancora una volta disprezzano la separazione dei poteri e vorrebbero trasformare l’Italia in una specie di Ungheria”.

La Lega rilancia anche una delle sue proposte storiche: la castrazione chimica per gli stupratori. Un ordine del giorno accolto dal governo prevede l’apertura di un tavolo tecnico per valutare l’adozione della misura. Il Partito Democratico ha parlato di “deriva medievale”.

Infine, Forza Italia ha riaffermato il proprio appoggio alla linea dell’esecutivo. Come ha spiegato Davide Bellomo in Aula: “Il garantismo non significa concedere tutto a tutti. Avanti sul programma di governo”.


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