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Di Maio: “Ucraina ultima barriera per la nostra sicurezza”

di Alessio Gallicola -


“Oggi l’Ucraina è l’ultima barriera per la sicurezza dei nostri Paesi, sostenerla significa sostenere noi, non significa sostenere un Paese lontano”. Non ha dubbi il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sulle motivazioni che hanno spinto Governo e Parlamento a varare e votare i provvedimenti contenuti nella risoluzione di ieri. A distanza di qualche ora, torna sulle decisioni assunte ieri per sottolineare che “l’Ucraina è Europa, gli ucraini sono cittadini europei a tutti gli effetti, guardano al loro futuro guardando all’Europa. Oggi stanno sostenendo il fronte europeo contro l’esercito russo e forse anche quello bielorusso, e questo è encomiabile e noi dobbiamo continuare a sostenerli”.

L’Italia lavora, insieme ai partner dell’Ue e degli Usa, alla pace, non intende rispondere alla guerra con la guerra: “Lavoriamo per la pace, lavoriamo per un cessate il fuoco immediato per poter portare via bambini, le donne ferite. Ci sono bombe russe che stanno cadendo sulle case dei civili, questi sono crimini di guerra. Noi non stiamo entrando in guerra, noi stiamo facendo arretrare Putin che deve arrivare al tavolo negoziale della pace per chiudere questa guerra. Ma non ci arriverà con la gentilezza”. Una strategia che ha guidato l’Unione Europea a decidere le sanzioni contro la Russia. “Solo così possiamo farli arretrare. Ma lavoriamo per la pace. Non porteremo Putin a dialogare chiedendoglielo per favore, dobbiamo alzare un fronte: oggi quella barriera sono gli ucraini e le sanzioni”.

Il responsabile del Dicastero degli Esteri si addentra anche nell’analisi del momento attuale del conflitto, sposando la teoria di molti, secondo la quale la resistenza ucraina, appoggiata dagli altri Paesi europei, avrebbe in qualche misura sorpreso i russi: “Indubbiamente non si aspettavano che l’Unione Europea reagisse così, pacificamente, usando le sanzioni economiche. Loro invece si aspettavano che l’Ue potesse disgregarsi, dividersi, invece siamo rimasti uniti e oggi stiamo rispondendo pacificamente all’aggressione all’Ucraina. Non portiamo la Nato in guerra, proprio per evitare lo scontro e il conflitto in Europa”.

La chiusura è dedicata al lavoro encomiabile che sta svolgendo l’Ambasciata italiana in Ucraina, guidata dall’ambasciatore Pier Francesco Zazo, che ha trasferito la sede dell’ambasciata a Leopoli, da dove sta organizzando il trasferimento dei cittadini italiani presenti in Ucraina: “Il corpo diplomatico – applaude Di Maio – sta dimostrando un grande coraggio. L’ambasciatore Zazo stanotte ha portato fuori dall’Ucraina circa 100 nostri connazionali, 20 minori, circa 10 neonati e lo ha fatto grazie al coraggio di essere rimasto a Kiev finché ha potuto. Zazo è stato uno degli ultimi ambasciatori a lasciare Kiev: negli ultimi giorni ha messo nella sua residenza centinaia di italiani e poi li ha portati al confine”.


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