Disney, lo stop su YouTube TV apre uno scontro tra giganti dello streaming
Lo stop rappresenta un serio campanello d’allarme per il futuro delle piattaforme streaming e del sistema di licenze televisive.
Disney ha deciso di interrompere la distribuzione dei propri contenuti su YouTube TV, segnando uno dei momenti più tesi nel panorama televisivo digitale degli ultimi mesi. La scelta è arrivata dopo il mancato accordo contrattuale con Google, società madre della piattaforma streaming, con conseguente sospensione di canali iconici come ESPN e ABC. La rottura è stata comunicata il 30 ottobre, allo scadere della deadline fissata per il rinnovo.
Un negoziato fallito all’ultimo minuto
Disney e Google avevano tempo fino alle 23:59 del 30 ottobre per rinnovare l’intesa di distribuzione. L’obiettivo era mantenere la programmazione Disney disponibile agli abbonati di YouTube TV. Tuttavia, le trattative si sono arenate.
In una dichiarazione ufficiale sui social, YouTube TV ha ammesso: «Nonostante i nostri migliori sforzi, non siamo stati in grado di raggiungere un accordo equo… la programmazione Disney non sarà disponibile su YouTube TV».
Già il 23 ottobre, sul proprio blog, YouTube TV aveva accusato Disney di aver avanzato condizioni economiche eccessivamente onerose, che avrebbero comportato un aumento dei prezzi per gli utenti e una riduzione delle scelte disponibili.
La replica di Disney: “Chiediamo solo condizioni eque”
Dal canto suo, Disney ha ribadito la volontà di risolvere rapidamente il conflitto, sottolineando però la necessità di mantenere tariffe eque e standard industriali già applicati a ogni altro distributore.
L’azienda ha inoltre accusato Google di sfruttare la propria “posizione dominante”, forte di una capitalizzazione da 3 trilioni di dollari, per imporre condizioni meno favorevoli rispetto agli accordi già consolidati nel settore.
Una nota interna indirizzata ai dipendenti di Disney Entertainment ed ESPN ha confermato che le richieste avanzate alla piattaforma non andavano oltre quanto garantito dagli altri operatori.
Quali canali scompaiono da YouTube TV
Dalla mezzanotte sono stati rimossi numerosi canali fondamentali per il pubblico sportivo, famigliare e generalista. Tra i principali: ABC e ABC News Live – ESPN, ESPN2, ESPNU, ESPNews -Disney Channel, Disney Junior, Disney XD – Freeform, FX, FXM, FXX – National Geographic, Nat Geo Wild – ACC Network, SEC Network.
Versioni in lingua spagnola: ESPN Deportes – Baby TV Español – Nat Geo Mundo.
Implicazioni per il mercato e per gli utenti
Lo stop rappresenta un serio campanello d’allarme per il futuro delle piattaforme streaming e del sistema di licenze televisive. La guerra dei contenuti entra in una nuova fase, quella in cui la contrattazione diventa arma strategica, e la frizione tra colossi rischia di tradursi in disservizi per gli utenti.
Se il braccio di ferro tra i due colossi dovesse protrarsi, gli abbonati potrebbero assistere a cambi di prezzo, offerte alternative o addirittura migrazioni verso altre piattaforme, con impatto diretto sul mercato dello streaming live TV.
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