Politica

Dite qualcosa di sinistra

di Domenico Pecile -

Italian Prime Minister Enrico Letta pauses during a press conference with Irish Prime Minister Enda Kenny at government buildings, in Dublin, Ireland, Thursday, Nov. 7, 2013. Letta is in Ireland on an official one day visit with the main issues of discussion being banking union, youth unemployment and Irish-Italian cooperation on EU issues. (AP Photo/Peter Morrison)


Le Consultazioni del Centro sinistra con il Capo dello Stato come paradigma della mancanza di un filo conduttore, di un collante, di un’unica strategia. Certo, ci sono la massima vigilanza sul fronte dei diritti civili, dell’ambiente, del lavoro, della guerra della necessità di garantire il mantenimento del nostro Paese nello scacchiere atlantico ed europeo. E c’è la preoccupazione per le divisioni interne del futuro governo sui rapporti con la Russia.Tante tematiche, per altro scontate, ma senza una connotazione precisa che faccia presagire che l’opposizione sarà in grado di fare blocco comune. Insomma, un centro sinistra che viaggia ancora in ordine sparso, con Conte deciso a diventare il Mélenchon italiano.

Letta, che guidava la delegazione del Pd, riferendosi alla drammatica situazione di famiglie e imprese ha auspicato che il nuovo governo, a fronte di eventuali tentennamenti del Consiglio europeo sulle politiche energetiche, prenda iniziative nazionali. Ma è l’unico sconto concesso al futuro Governo. Il Pd ha annunciato infatti opposizione “ferma e dura” e che su ”lavoro, diritti e ambiente” sarà molto vigile e non accetterà arretramenti. Ma anche su Sanità pubblica, sulla campagna vaccinale Letta ha affermato che non ci saranno sconti. “E uno dei temi centrali – ha insistitoLetta – è essere chiari che il nostro Paese deve avere un governo di continuità”. Inevitabile anche l’attacco a Berlusconi: il Ps ha chiesto che il governo non abbia alcuna ambiguità sui comportamenti criminali di Putin. “Vedo – ha concluso anche dentro il futuro Governo ci sono strade, concetti e amicizie diverse”. Il gruppo di Verdi-Sinistra per bocca del leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, ha assicurato di non entrare nel merito della candidatura di Tajani alla Farnesina, perché si tratta di competenze che attengono al presidente Mattarella.

Verdi-Sinistra hanno sottolineato la priorità sull’obblio dei futuri ministri al rispetto degli obblighi internazionali in particolar modo per gli obblighi climatici. “Chiediamo –hanno riferito – che ci sia la massima vigilanza di avere alla guida del ministero della Transizione economica, se rimarrà, un ministro che questi obblighi internazionali vada a rispettare”. I diritti civili, sui quali annunciano un’opposizione “seria e rigorosa”, è il cavallo di battaglia di Più Europa. “Non solo non si devono fare passi indietro – ha affermato Della Vedova- ma bisogna conquistare nuovi spazi in avanti. Faremo opposizione a qualsiasi tentativo di spostare l’asse dell’Italia rispetto all’Ue venendo meno al protagonismo conquistato da Draghi”. Più Europa ha puntato il dito anche sull’inefficacia della legge elettorale. E sulla necessità di garantire la collocazione dell’Italia nell’Ue si è espresso anche Carlo Calenda di Azione/Iv. Nessuna pregiudiziale nei confronti del Governo fino a quando saranno rispettate due cose: “Il collocamento italiano nel mondo, in Europa e con i partner atlantici e, come sottolineato. Su questo niente compromessi”. “Se la nostra – ha chiosato – sarà un’opposizione costruttiva sui tempi dell’economia, sociali e del lavoro, non lo sarà invece sulla collocazione internazionale”. E’ stato Giuseppe Conte a parlare per i 5Stelle. Che ha auspicato che l’esecutivo che nascerà sia a forte connotazione europeista e che abbia chi8ara la collocazione euro-atlantica in grado “di affrontare la grave crisi economico-sociale”. Ma è stato il tema della guerra quello su cui Conte si è soffermato maggiormente. E dopo avere ribadito la risoluta condanna nei confronti dell’aggressione russa, ha ricordato però che sono “200 giorni che questa strada è lastricata da un’escalation militare che paventa anche la minaccia nucleare”. Per questo ha chiesto che il nuovo esecutivo si faccia promotore anche a livello europeo per un cessate il fuoco e l’avvio di un negoziato di pace. Conte si è detto poi preoccupato che la Farnesina possa essere affidata a un uomo di FI, il cui presidente ha “offerto una ricostruzione inaccettabile del conflitto”. Infine, ha manifestato la forte preoccupazione che un esecutivo di stampo reazionario possa offrire risposte ai ceti più deboli e alle ingiustizie sociali”.


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