“In un momento come questo, di crisi dei prezzi energetici e delle materie prime, il comparto agroalimentare soffre in maniera particolare. Questa norma dà un`opportunità a questi imprenditori di ridurre i costi di produzione in un`ottica di economia circolare”. Queste le dichiarazioni di Sara Moretto e Maria Chiara Gadda (IV), in merito dell`approvazione dell`emendamento al Dl Energia.
Le deputate di Italia Viva aggiungono: “Con questo testo si superano le incongruenze tra i sottoprodotti di origine agroindustriale ammessi negli impianti agricoli per la produzione di biogas e quelli ammessi dal decreto interministeriale n. 5046 del 25/2/2016 ai fini dell`uso agronomico del digestato come sottoprodotto. Sarà dunque possibile valorizzare tutti i sottoprodotti in chiave circolare e sfruttarne appieno il potenziale energetico. Ne conseguiranno anche una diminuzione dell`utilizzo a finalità energetica di nuove superfici agricole e la disponibilità di maggiori quantitativi di digestato da utilizzare al posto dei fertilizzanti chimici, dando così una risposta concreta al caro prezzi legato alla crisi in Ucraina”.
DL ENERGIA, IV: NORMA PER RIDURRE COSTI IMPRENDITORI AGROALIMENTARI

“In un momento come questo, di crisi dei prezzi energetici e delle materie prime, il comparto agroalimentare soffre in maniera particolare. Questa norma dà un`opportunità a questi imprenditori di ridurre i costi di produzione in un`ottica di economia circolare”. Queste le dichiarazioni di Sara Moretto e Maria Chiara Gadda (IV), in merito dell`approvazione dell`emendamento al Dl Energia.
Le deputate di Italia Viva aggiungono: “Con questo testo si superano le incongruenze tra i sottoprodotti di origine agroindustriale ammessi negli impianti agricoli per la produzione di biogas e quelli ammessi dal decreto interministeriale n. 5046 del 25/2/2016 ai fini dell`uso agronomico del digestato come sottoprodotto. Sarà dunque possibile valorizzare tutti i sottoprodotti in chiave circolare e sfruttarne appieno il potenziale energetico. Ne conseguiranno anche una diminuzione dell`utilizzo a finalità energetica di nuove superfici agricole e la disponibilità di maggiori quantitativi di digestato da utilizzare al posto dei fertilizzanti chimici, dando così una risposta concreta al caro prezzi legato alla crisi in Ucraina”.