Cronaca

Domenica l’insediamento di Leone XIV

di Lino Sasso -


Domenica prossima, San Pietro sarà il fulcro della scena internazionale in occasione della cerimonia di insediamento di papa Leone XIV. L’evento vedrà la partecipazione di oltre duecento delegazioni ufficiali provenienti da tutto il mondo, tra cui il vicepresidente americano JD Vance, i reali di Spagna, i vertici dell’Unione Europea, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e numerosi capi di Stato e di governo, in particolare dei Paesi dell’America Latina. Si prevede un’affluenza imponente di fedeli: secondo le stime, le presenze potrebbero eguagliare quelle dei funerali di papa Francesco, che riunirono circa 250mila persone in piazza San Pietro. Per l’occasione, papa Leone XIV dopo l a cerimonia di insediamento potrebbe salutare la folla con un primo giro in Papamobile lungo via della Conciliazione, subito dopo la cerimonia all’interno della basilica, che si aprirà con la sfilata delle autorità e il loro saluto al nuovo Pontefice. L’evento, carico di significato religioso e simbolico, rappresenta anche una sfida complessa sotto il profilo della sicurezza. Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, e il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, hanno già attivato tutte le strutture operative competenti. Sono stati convocati sia il Comitato operativo nazionale sia il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per coordinare ogni aspetto del dispositivo. In campo ci saranno oltre seimila tra agenti e militari, con il supporto di personale specializzato nelle scorte, unità cinofile, artificieri, tiratori scelti e dispositivi anti-drone. A questi si aggiungeranno migliaia di volontari e steward per la gestione dei flussi di fedeli. L’intero sistema di sicurezza sarà modulare, con la possibilità di adattare in tempo reale il numero di operatori in base all’effettiva partecipazione, anche in considerazione della concomitanza tra la cerimonia di insediamento con il Giubileo delle Confraternite, che porterà ulteriori pellegrini a Roma. L’attenzione non sarà rivolta solo all’area vaticana. Anche le altre basiliche giubilari – in particolare Santa Maria Maggiore, dove è sepolto papa Francesco – saranno presidiate, così come stazioni ferroviarie, aeroporti, fermate della metropolitana e principali vie d’accesso alla Capitale. Uno dei momenti più sensibili sarà l’arrivo e l’ingresso delle delegazioni straniere. “Viviamo una fase internazionale delicata – ha sottolineato Giannini – e questa occasione vedrà fianco a fianco leader di Paesi in contrasto tra loro”. La vicinanza fisica di tante figure di rilievo globale richiederà un monitoraggio costante e massimo livello di allerta. Per agevolare l’afflusso di fedeli e garantire la piena funzionalità dei trasporti, è stato revocato lo sciopero ferroviario inizialmente previsto per sabato. La decisione è arrivata dopo un appello della Commissione di garanzia sugli scioperi, che ha invitato al “senso di responsabilità” in vista di un evento di portata mondiale.


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