Esteri

Doni di guerra dagli Usa: Kiev si prepara a riceverli. Mosca avanza

di Ernesto Ferrante -


La fase di stallo è terminata. Il Congresso Usa, con una maggioranza bipartisan, ha scelto la guerra. Gli Stati Uniti “invieranno velocemente importanti nuovi aiuti militari per venire incontro alle esigenze urgenti dell’Ucraina sul campo di battaglia e per la difesa aerea, non appena il Senato approverà il pacchetto aggiuntivo di sicurezza nazionale e verrà firmata la legge”. Lo ha assicurato Joe Biden a Volodymyr Zelensky nel corso di una telefonata durante la quale ha “ribadito l’impegno duraturo degli Stati Uniti a sostegno dell’Ucraina” a seguito dell’approvazione da parte della Camera statunitense dei 61 miliardi di dollari di aiuti aggiuntivi per Kiev. “Il presidente Biden ha anche sottolineato che l’assistenza economica Usa aiuterà a mantenere la stabilità finanziaria, ricostruire le infrastrutture cruciali dopo gli attacchi russi e sostenere le riforme mentre l’Ucraina procede nel cammino dell’integrazione euro-atlantica”, si legge in una nota della Casa Bianca. Successivamente, Biden ha parlato con Ursula von der Leyen del “loro fermo sostegno all’Ucraina mentre si difende dall’aggressione russa” e “di come il continuo sostegno internazionale sia vitale per la lotta dell’Ucraina per la libertà”. La presidente della Commissione Ue ha fatto “le sue congratulazioni al presidente Biden per la recente approvazione da parte della Camera dei rappresentanti del pacchetto di sicurezza nazionale supplementare, che sarà essenziale per aiutare l’Ucraina ad rispondere alle urgenti necessità sul campo di battaglia”. La nuova fornitura, “più ampia del normale”, includerà veicoli da combattimento Bradley, vecchi Humvee, corazzati M113, pezzi di artiglieria e sistemi di difesa aerea. Lo scrive Politico, citando due funzionari statunitensi, secondo i quali il Dipartimento della Difesa sta ultimando gli ultimi ritocchi alla nuova tranche di armamenti, con l’obiettivo di inviarla al presidente Zelensky quanto prima.
Per Ben Hodges, in passato al comando delle forze Usa in Europa, menzionato dal Guardian, “potrebbero volerci settimane prima di vedere effetti significativi sul campo”. Gli ucraini sono stati costretti ad abbandonare a febbraio la città di Avdeevka e sono sotto pressione a Chasiv Yar. Matthew Savill del think tank Rusi (Royal United Services Institute) sostiene che “questi stanziamenti probabilmente potranno solo contribuire a stabilizzare la posizione ucraina per quest’anno e avviare i preparativi per le operazioni nel 2025”.
Nel frattempo, anche la Russia ha aumentato le spese per la difesa e sta usando sempre più spesso bombe plananti e droni negli attacchi contro i nemici. I nuovi doni di morte americani “non cambieranno” il fatto che “le forze armate russe migliorano le loro posizioni al fronte”, ma “porteranno ad altre vittime dalla parte ucraina”, ha sentenziato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. I Paesi occidentali sono sull’orlo di uno scontro militare diretto tra le potenze nucleari “che potrebbe avere conseguenze catastrofiche”. A lanciare l’avvertimento è stato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in collegamento video con la Conferenza di non proliferazione di Mosca, precisando che “oggi gli Stati Uniti e i loro stati clienti della Nato sognano ancora di infliggere una ‘sconfitta strategica’ alla Russia e sono pronti a portare avanti la loro politica di deterrenza verso il nostro Paese fino all’ultimo ucraino”.
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che le forze militari hanno preso il controllo del villaggio di Novomykhailivka nel Donetsk e “migliorato la situazione tattica lungo la linea del fronte”. La conquista del centro a sud di Donetsk, rende più facile l’accerchiamento di Ugledar. La torre tv di Kharkiv è stata distrutta in un raid delle forze di Putin. Gli analisti dell’Institute for the Study of War (Isw) sostengono che i russi stiano conducendo un’operazione mediatica per convincere gli abitanti a lasciare la seconda città più grande dell’Ucraina, in vista di una possibile offensiva.


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