Attualità

Dopo 700 anni le donne potranno cantare nel coro di Montserrat

di Martina Melli -


Il famoso coro maschile del Monastero di Montserrat vicino Barcellona, per la prima volta nei suoi 700 anni di storia ammetterà anche le ragazze, seguendo l’invito di Papa Francesco di incorporare sempre più donne all’interno della Chiesa. L’Escolania de Montserrat è un coro liturgico di voci bianche e un centro per l’educazione cristiana e morale dei giovni. Originatosi nel 1200, il coro da repertorio sacro ha fatto rivivere la tradizione secolare di una scuola benedettina ed è una delle più antiche istituzioni del suo genere in Europa. Un’istituzione talmente prestigiosa che nel 2020 è stata inserita dal magazine musicale della Bbc tra i 10 migliori cori del mondo.

 

La nuova formazione da camera sarà mista, composta da ragazzi e ragazze tra i 17 e i 24 anni.
Il prefetto dell’Escolania de Montserrat, Efrem de Montellà, ha dichiarato che l’idea nasce dall’esigenza di “rispondere alla domanda di voci femminili, mantenendo tuttavia la tradizione dell’Escolania che ha resistito per oltre 700 anni”. Questo coro da camera, infatti, sarà separato da quello originale che comprende 45 ragazzi dai 9 ai 14 anni. La nuova formazione mista adempierà ai doveri liturgici dell’Escolania un fine settimana al mese, per dare modo ai ragazzi di riposarsi. De Montellà ha commentato che il nuovo coro completerà piuttosto che competere con l’Escolania, ed entrambi indosseranno lo stesso paramento e la stessa fascia. “Il Papa sta dando alle donne un ruolo che non hanno mai avuto prima e abbiamo voluto aprirci anche noi attraverso un passo concreto e coraggioso”, ha riconosciuto. “Spesso ci viene chiesto perché non ci siano ragazze nell’Escolania”, ha continuato De Montellà. “È una domanda complessa e difficile. Seguiamo una tradizione che vorremmo continuare, ma ci rendiamo anche conto che dobbiamo rispondere alla domanda. Al fine di includere tutte le ragazze che vorrebbero cantare a Montserrat ed essere escolanes, abbiamo deciso di fondare questo secondo coro”. E ha sottolineato come questo sia un “passo storico” per un coro che esiste ininterrottamente dal Medioevo.
I “pueri cantores” erano i cori di voci bianche impiegati nella liturgia della Chiesa cattolica. In particolare nelle chiese, la formazione musicale di voci bianche dava luogo a cori di soli maschi poiché alle donne non era permesso cantare in Chiesa. Tuttavia, non esistono divisioni e differenze tra voci bianche maschili e femminili: le voci bianche infatti vengono distinte in soprano, mezzosoprano e contralto. Da quando, nella metà dell’800, sono state incluse le donne nei cori religiosi, i cori tradizionali di voci bianche hanno perso importanza.
Oltre ai servizi liturgici quotidiani all’interno del Santuario, i ragazzi dell’Escolania eseguono concerti in tutta la Catalogna e all’estero, incidono album e divulgano l’ampio repertorio di Escola Montserratina che tanti celebri compositori hanno raccolto nel corso della storia del monastero. Poiché i ragazzi del primo coro sono per lo più residenti del monastero e sono anche chiamati a esibirsi nei fine settimana e nei giorni di festa, De Montellà ha pensato bene che, creando un secondo coro misto e affidandogli un fine settimana al mese, i cantori di serie A avrebbero avuto modo di passare del tempo con le proprie famiglie.

Il monastero è luogo di pellegrinaggi: i fedeli vi si recano per baciare e adorare la “Madonna nera”, un’effigie del XII secolo della Vergine di Montserrat. Per questo motivo i giovani della formazione da camera canteranno il Salve Regina e il Virolai, sia nell’ufficio dei Vespri il sabato sia nella Messa conventuale la domenica. Un momento davvero storico per la Chiesa cattolica tutta e per le persone di sesso femminile che ne vorrebbero far parte. Anche i maschi necessitano di riposo, dunque quale occasione migliore di questa per far cantare una vocina dotata di vagina.

Torna alle notizie in home