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Dopo gli attacchi a Biden, Musk viene accusato di molestie sessuali. Ma lui se la ride

Elon Musk è protagonista di un periodo davvero appassionante: prima cerca di acquistare per 44 milioni di dollari Twitter, nel farlo “accidentalmente” scopre che metà dei follower del presidente Usa Joe Biden sono account falsi e poi, secondo quanto da lui stesso profetizzato, viene travolto dalla macchina del fango dem.

di Ilaria Paoletti -


Con un tempismo un po’ sospetto, infatti, il tycoon è stato ora accusato di molestie sessuali. Il fattaccio risalirebbe al 2018 e a denunciarlo sarebbe una ex assistente di volo, un tempo impiegata sui voli privati di Space X, azienda aerospaziale di proprietà dell’istrionico sudafricano. Un’amica della presunta vittima ha rivelato alla stampa che l’eccentrico milionario avrebbe mostrato il pene alla donna e l’avrebbe toccata senza consenso. L’inchiesta è stata confezionata da Business Insider, che svela anche come Space X avrebbe pagato alla donna 250 mila dollari in cambio del suo assoluto silenzio sulla vicenda. Il tycoon sudafricano respinge fermamente le accuse, definendole “assurde” e bollando il pezzo dell’Insider come “motivato politicamente”. Il creatore di Neuralink mette in dubbio anche la credibilità dell’amica della presunta vittima di molestie, fonte primaria dell’inchiesta a “orologeria” che getta ombre sulla sua reputazione: “Si tratta di un’attrice e attivista di estrema sinistra”, dice. “Gli attacchi contro di me dovrebbero essere visti attraverso una lente politica – dichiara ancora Musk -, questo è il loro manuale standard. Ma nulla mi impedirà di lottare per un futuro migliore e per il vostro diritto alla libertà di parola”. D’altronde, il patron di Tesla sembrava già pronto ad un simile epilogo. Immediatamente dopo la rivelazione sull’incredibile numero di follower finti di Biden, fu lo stesso miliardario ad avvertirci con un tweet premonitore: “Ora state a guardare come la loro campagna di diffamazione si scatenerà contro di me”. L’uomo più ricco della Terra sostiene che vi è “molto di più dietro questa faccenda” di ciò che sembra ma, allo stesso tempo, non sembra esserne poi troppo preoccupato. Nelle ultime ore l’imprenditore ha rassicurato i suoi 94 milioni di follower sul fatto di essere molto più concentrato sulle peripezie di Space X che non su ciò che accade sul fronte Twitter e, dopo aver affidato al web un commosso omaggio al maestro Vangelis, scomparso ieri a 79 anni, Musk ha dato segno di non aver perso quell’ironia dissacrante che lo ha reso il beniamino sia dei repubblicani sia dei giovani dell’alt right americana. Citando un suo passato post in cui scherzosamente affermava che, se mai fosse emerso uno scandalo sessuale su di lui tutti avrebbero dovuto battezzarlo “Elongate”, oggi scrive: “Finalmente possiamo usare il termine Elongate. A dire il vero è perfetto!”.


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