Politica

Draghi indica i prossimi impegni e snobba la Lega

Mario Draghi stile Giulio Andreotti. Il Presidente del Consiglio evita di pretendere che la Lega chiarisca la sua posizione nella maggioranza ma coglie l'occasione di una conferenza stampa per assestare pubblicamente quattro sonori ceffoni a Matteo Salvini.

di Alberto Filippi -


Lamorgese? “sta lavorando bene” e risponde con due secchi “si” a chi gli chiede l’orientamento del Governo sull’obbligo vaccinale e sull’eventualità di una terza dose annunciando anche l’estensione dell’utilizzo del green pass. E Salvini? Stretto tra la competizione elettorale di Giorgia Meloni, contraria ai provvedimenti del Governo, e i Governatori del Nord favorevoli invece alla linea “interventista”, non replica: prende tempo e affida ad un’anonima “fonti delle Lega” il suo disappunto. Ricorda molto quella gag di Totò che, preso a schiaffi da un signore che lo credeva “Giovanni”, rispondeva divertito: “… e che sono Giovanni, io?”. Quasi che le sberle di Draghi non lo riguardassero. Un po’ come è avvenuto quando Mattarella ha stigmatizzato l’ipocrisia di quanti, in Europa e in Italia, sono contrari all’accoglienza dei profughi afgani. “Non penso che il Presidente si riferisse a noi”, commentò allora Salvini facendo finta di niente. Ma Draghi è “uomo di mondo” e, da politico “navigato”, concede al Segretario della Lega uno zuccherino anticipando che tutto sarà a suo tempo esaminato in una cabina di regia, “come ha chiesto il senatore Salvini”. Come dire: dissentono? Affari loro!


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