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Draghi: “Rafforzare le misure per il risparmio energetico”

di Alessio Gallicola -


“Seguiamo con grande attenzione le conseguenze di questa crisi sull’economia e sulla situazione finanziaria dei cittadini italiani, l’incremento del prezzo dell’energia e l’incremento e disponibilità delle materie prime. Il governo non può fermare questi eventi ma possiamo muoverci con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese”.

Intervenendo a Question time alla Camera, il premier Mario Draghi ha ribadito l’impegno del Governo per la soluzione della crisi energetica che attanaglia imprese e famiglie in conseguenza dell’aumento del costo del gas. “Noi siamo tutti impegnati – ha detto – a intervenire con forza per tutelare il potere d’acquisto, l’intenzione è di mantenere una politica di bilancio prudente che non implichi nuove rilevanti misure permanenti di spesa ma permetta tutti gli interventi necessari a sostenere l’economia ora, nell’emergenza”.

Poi ha rivelato di aver già mosso passi in sede europea per l’adozione di misure che vengano incontro alle imprese vittime della crisi energetica: “Sono al lavoro anche in sede Ue per chiedere alla commissione misure che aiutino ad affrontare l’emergenza dei prezzi dell’energia, un tema affrontato lunedì con la presidente Ursula von der Leyen e anche domani al Consiglio Ue informale”.

Ma, almeno nell’immediato, la crisi non richiede interventi strutturali sul Pnrr, come da alcune parti era stato indicato: “La normativa europea – ha spiegato Draghi – prevede la richiesta di una revisione degli obiettivi degli Stati membri che possono chiedere modifiche, si tratta di un’evenienza eccezionale che richiede un nuovo processo negoziale che ora è prematuro prospettare”.

Nel corso del Question time si è parlato anche di nucleare, uno degli argomenti su cui più si dibatte nel nostro Paese. In questo caso il premier si è addentrato in una spiegazione tecnica dei programmi del governo, che si muove all’interno della programmazione europea: “Per quanto riguarda il nucleare, l’impegno tecnico ed economico è concentrato sulla fusione a confinamento magnetico, che attualmente è l’unica via possibile per realizzare reattori commerciali in grado di fornire energia elettrica in modo economico e sostenibile. La strategia europea per l’energia da fusione è sviluppata dal Consorzio EUROfusion, che gestisce fondi Euratom pari a oltre 500 milioni di euro per il periodo tra il 2021 e il 2025. Questo consorzio prevede l’entrata in funzione del primo prototipo di reattore a fusione nel 2025-28”.


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