Esteri

Droni Kamikaze

di Ernesto Ferrante -


Fuoco su Kiev. L’attacco russo è avvenuto intorno alle 5:30 di ieri. Ad entrare in azione, stando a quanto riferito dalle autorità ucraine, sono stati ancora una volta i droni kamikaze.
Il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko ha affermato che le esplosioni hanno colpito il distretto centrale di Shevchenkivskyi e “sono stato attivati i servizi di emergenza”. Klitschko ha scritto su Telegram che dieci Shahed-136 sarebbero stati abbattuti. La notizia del raid è stata confermata dal governatore della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba. Vitaliy Bunechko, capo della vicina regione di Zhytomyr, ha consigliato alle persone di rimanere nei rifugi antiaerei.
Nella notte scorsa sono state bombardate anche le città di Nikopol e Marhanets, nella regione di Dnipropetrovsk, con sistemi a lancio multiplo Grad e Uragan e l’artiglieria pesante. A Nikopol sono state danneggiate diverse abitazioni private, una stazione di servizio, un gasdotto e le linee elettriche. A Marhanka, i proiettili hanno crivellato più di una dozzina di case private e fabbricati agricoli, automobili, forni a gas e reti elettriche.
I sistemi di difesa anti-missile Patriot che gli Stati Uniti dovrebbero inviare in Ucraina saranno “un obiettivo legittimo” delle forze armate di Mosca. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in conferenza stampa, aggiungendo che allo stato attuale la possibile consegna di batterie di Patriot è solo “un resoconto dei media”.
La Turchia continua a lavorare per mettere fine alle ostilità. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, spiegando che Ankara spera di garantire una pace regionale stabile. “Siamo stati testimoni, con l’accordo sul grano e sullo scambio di prigionieri, che la strada per la pace può essere spianata se viene data un’opportunità alla diplomazia”, ha spiegato Erdogan intervenendo a un vertice trilaterale tra Turchia, Azerbaigian e Turkmenistan.
“Continuiamo i nostri colloqui con Putin e Zelensky in questa direzione. Si spera di raggiungere prima un cessate il fuoco e poi una pace duratura nella nostra regione”, ha aggiunto il leader turco al termine di un incontro con il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev e il leader turkmeno Serdar Berdimuhamedov ad Awaza, nel Turkmenistan occidentale.
Buoni propositi che si scontrano con le preoccupanti parole di un comandante russo di stanza a Donetsk. “L’escalation può essere solo una e noi non abbiamo le risorse per sconfiggere la Nato ma abbiamo le armi nucleari per quello”, ha minacciato Alexander Khodarkovsky alla televisione di stato. Il video, rilanciato dalla Cnn, è diventato subito virale sui media.
Il Cremlino ha escluso una tregua all’operazione militare speciale in Ucraina per il Natale. “Non abbiamo ricevuto nessuna proposta. L’operazione militare speciale continua”, ha chiarito il portavoce Peskov.
Gli Stati Uniti intendono inviare militari in Ucraina per tracciare le loro armi, scansionandone i codici QR. Alti funzionari statunitensi hanno sottolineato che qualsiasi nuova presenza di truppe a stelle e strisce in Ucraina sarebbe “limitata e modesta”, scrive NBC News.
La nuova maggioranza repubblicana alla Camera ha fatto sapere che sarà più scettica su un “assegno in bianco” a Zelensky e vorrà maggiore responsabilità sulla distribuzione e l’utilizzo degli aiuti militari.


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