Esteri

Droni su Mosca

di Ernesto Ferrante -


Alcuni droni, forse 32, hanno colpito alle prime ore di ieri diversi edifici a Mosca e nei quartieri residenziali intorno alla capitale. E’ stata la seconda “incursione” di questo tipo, dopo quella di due aerei senza pilota sul Cremlino lo scorso 3 maggio. Dozhd Tv ha reso noto che esplosioni sono state udite a Odintsovo e Krasnogorsk e intorno alle autostrade di Novorizhskoe e Rublyovskoe, dal nome del quartiere esclusivo in cui vive l’elite politica ed economica russa e si trova anche la residenza del presidente Vladimir Putin di Novo Ogarevo e quella del numero due del Consiglio di sicurezza nazionale, Dmitry Medevedv. “Mi sono svegliato alle 6.15 per le pesanti esplosioni e poi per i successivi 45 minuti ce ne sono state altre, ogni dieci minuti circa. E’ stato il delirio. Tutti sono usciti sui loro balconi o per strada. Nessuno capiva cosa stava accadendo”, ha testimoniato al Guardian una guardia di sicurezza della Zhukovka.
Durissima la reazione di Yevgheny Prigozhin per questo “affronto” militare: “Perché ca..o state permettendo a questi droni di volare su Mosca – ha tuonato il fondatore della Wagner – Volano su Rublyovka, a casa loro, lasciate che brucino”.
Poi Prigozhin ha denunciato che la Russia è indietro “di decenni” rispetto agli ucraini per quanto riguarda le capacità difensive dai droni e “non ha fatto assolutamente nulla” per colmare il gap.
Il ministero della Difesa russo ha incolpato Kiev del raid, definito “terroristico”. “Questa mattina il regime di Kiev ha lanciato un attacco terroristico con droni sulla città di Mosca – ha scritto il ministero su Telegram – Nell’attacco sono stati impiegati otto droni di tipo aeronautico. Tutti i droni nemici sono stati abbattuti”.
“Tre di loro sono stati soppressi con mezzi di guerra elettronica, hanno perso il controllo e hanno deviato dagli obiettivi prefissati. Altri cinque UAV sono stati abbattuti dal sistema SAM Pantsir-S nella regione di Mosca”.
Il governo ucraino ha negato ogni responsabilità, ma ha sostenuto che tali azioni “aumenteranno” in futuro. “Per quanto riguarda gli attacchi: ovviamente siamo contenti di quello che abbiamo visto e prevediamo un aumento del numero dei raid”, ha dichiarato Mykhailo Podolyak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista ai media locali. “Ovviamente non abbiamo niente a che fare direttamente con questo”, ha aggiunto.
Il Cremlino ha sottolineato che “tutto ha funzionato bene, incluso il sistema di difesa anti-aerea”. Vladimir Putin, ha proseguito il portavoce Dmitry Peskov, “è stato informato direttamente dalle forze di sicurezza”, dal ministero delle emergenze, dal primo cittadino moscovita e dal governatore della regione.
Anche il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha tirato in ballo le autorità ucraine. Shoigu ha affermato che si sta monitorando l’accresciuto invio di armi occidentali all’Ucraina e i depositi sono sotto tiro.
I paesi occidentali “stanno aumentando la fornitura di armi all’Ucraina. Monitoriamo il volume e la via dei rifornimenti e, quando la individuiamo, la colpiamo. Negli ultimi giorni, grandi depositi occidentali di armi a Khmelnitsky, Ternopol e Nikolayev sono stati spazzati via e un sistema anti missile Patriot è stato colpito a Kiev”, ha riferito Shoigu nel corso di una conference call.


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