Dubbi Pnrr, così cala la fiducia delle imprese
Le imprese italiane e i loro dirigenti non credono più nel Pnrr. O almeno, non ci credono più di tanto. E la loro fiducia nel Piano, lo dice l’indagine EY Italy Outlook, è in calo. Rispetto al 2022, si riduce la percentuale di manager privati che ritengono che possa contribuire al rilancio dell’economia e alla trasformazione del Paese. Ed EY registra rispettivamente -8 e -13 punti percentuali. Pur se si manifesta una limitata previsione che il Piano potrà essere valido per l’ammodernamento delle infrastrutture digitali (57%) e per quelle fisiche (47%), nonché di favorire passi in avanti sul percorso di transizione verso le fonti energetiche green (45%).
“Il Pnrr è stato progettato per affrontare le sfide economiche e sociali causate dalla pandemia in un Paese fragile”, spiega Dario Bergamo di EY e fornisce dati leggermente positivi: la stima di nuove infrastrutture (67%), più efficaci partnership tra pubblico e privato (52%), migliori strumenti e know-how di gestione dei grandi investimenti pubblici (66%). E poi richiama alla necessità di decidere cosa fare: “Risulta indispensabile – in questo momento in cui gli sforzi del governo italiano sono concentrati sulla riprogrammazione di risorse e progetti – valutare quali azioni possano essere intraprese in risposta alle criticità individuate per riorientare il percorso intrapreso e mantenere la promessa del Piano, trasformando così il Pnrr da strumento di resilienza a motore trainante di rilancio del Paese”.
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