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…E GUALTIERI “SCIVOLA” SU CASA POUND

di Redazione -


Se Atene piange, Sparta non ride. A Roma, per i ballottaggi per il sindaco, siamo messi davvero male. Tra Michetti e Gualtieri non si tratta di scegliere il migliore (e chiediamo scusa a Palmiro Togliatti per il “prestito” di un aggettivo che per storia e carisma appartiene solo a lui) ma il meno peggio. Lasciamo perdere le elucubrazioni sulla Roma antica del Tribuno della Destra, ma anche con Gualtieri non siamo affatto messi bene. Come si fa a sostenere che il primo provvedimento del nuovo sindaco sarà lo sgombro di Casa Pound, lo stabile all’Esquilino occupato da quasi 20 anni dall’omonimo movimento politico di estrema destra! Con tutti i problemi che la Capitale si trova ad affrontare: dalla mondezza agli incendi degli autobus, dai ponti che prendono fuoco ai cinghiali che tranquillamente passeggiano tra macchine e cumuli di sporcizia! L’occupazione di interi palazzi è certamente un problema, ma non “il” problema. Alla città servono personaggi come Argan, Petroselli, Rutelli e non politici che il PD – prima dell’esperienza ministeriale del Conte 2 – aveva relegato, se si escludono Prodi e Gentiloni, nelle seconde file. Gualtieri non ci faccia rimpiangere Virginia che, nei suoi programmi, aveva una Roma di… funivie! Una sola speranza: che il candidato PD abbia citato Casa Pound perché si tratta di un provvedimento-lampo. Se realmente lo si vuole, il palazzo occupato abusivamente dal 2003 lo si può liberare in un giorno. Ben lunghi invece i tempi per le tante altre emergenze che affliggono Roma.

PdA


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