Esteri

È iniziata la vera offensiva ucraina?

di Ernesto Ferrante -


Il fumo denso delle esplosioni e della propaganda avvolge il campo di battaglia ucraino. La controffensiva di Kiev, annunciata due giorni fa da Volodymyr Zelensky, è scattata nella notte.
“Il nemico, si legge in una nota del ministero della Difesa russo, ha lanciato una offensiva su larga scala su 5 settori del fronte del sud Donetsk, con sei battaglioni meccanizzati e due di carri armati. Ma non ha raggiunto i suoi obiettivi”. Pesanti le perdite ucraine: “250 soldati uccisi, distrutti 16 carri armati, 21 veicoli corazzati da combattimento”. Nell’area era presente anche il capo di Stato maggiore russo, Valery Gerasimov.
A distanza di qualche ora si è fatta sentire anche la “controparte” con un messaggio del generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze terrestri: “Stiamo avanzando in direzione di Bakhmut. Sono con i soldati in prima linea, per me è importante vedere personalmente i nostri soldati al fronte”.
“Altre azioni, ha spiegato Syrskyi, sono state pianificate con i vari comandanti. I carri armati della terza brigata d’assalto hanno distrutto i russi a Bakhmut”.
E’ iniziata nella capitale ucraina la missione del cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, volta ad “allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina”.
Il Cremlino ha dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin non ha programmato un incontro con il porporato. “Al momento non c’è”, ha sottolineato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.

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