Esteri

E intanto l’India acquista il petrolio russo a cui l’Occidente rinuncia. E a prezzi scontati.

Mentre l’Italia compie i più lesionistici auto da fé per sanzionare la Russia, c’è chi assorbe le risorse energetiche in eccesso di Mosca, facendoci sospettare che l’embargo, per quanto farlocco, costi più a noi che a loro. L’India, infatti, continua a importare petrolio russo, fortemente scontato.

di Adolfo Spezzaferro -

MARIO DRAGHI NARENDRA MODI PRIMO MINISTRO DELL'INDIA


Secondo le stime di Refinitiv, i flussi di greggio russo verso l’India raggiungeranno i 3,36 milioni di tonnellate a maggio. Un dato quasi nove volte superiore alla media mensile del 2021 di 382.500 tonnellate.

Complessivamente, l’India ha ricevuto 4,8 milioni di tonnellate di petrolio russo scontato dall’inizio della guerra in Ucraina, attualmente scambiato a circa 95 $ al barile. Mentre il Brent, il riferimento globale, è superiore a 119 $ al barile.

Una differenza di prezzo legata proprio alle nostre sanzioni. In pratica, la Russia ha sostituito l’Europa con l’India. E Mosca non sta pagando neanche lo sconto, se si considera che il Brent, a gennaio 2022, prima della guerra, era quotato a 86 $ al barile. Dunque, le sanzioni hanno gonfiato il prezzo del petrolio, consentendo ai produttori di macinare super profitti, che non vengono intaccati neanche dallo sconto che ora Mosca offre a Nuova Delhi.

L’India, che importa l’80% del suo petrolio, di solito acquista solo dal 2% al 3% circa dalla Russia. Ma con l’impennata dei prezzi del petrolio quest’anno, il governo ha costantemente aumentato l’approvvigionamento da Mosca.

Secondo Refinitiv, i flussi di greggio russo verso l’India sono saliti a 1,01 milioni di tonnellate metriche ad aprile, da 430.000 tonnellate metriche a marzo.

Un vero smacco per l’Occidente, considerando che l’India all’inizio sembrava appoggiare la politica voluta da Washington. Ma a Nuova Delhi sono bastati due conti per cambiare idea.

Dal canto suo, l’India ha minimizzato il picco delle importazioni. In una dichiarazione, il governo ha affermato che il Paese importa petrolio da tutto il mondo, compreso un volume significativo dagli Stati Uniti.

“Nonostante i tentativi di dipingerlo diversamente, gli acquisti di energia dalla Russia rimangono minuscoli rispetto al consumo totale dell’India”. “Le legittime transazioni energetiche dell’India non possono essere politicizzate”, si legge in una nota del Ministero dell’Energia.

La più grande democrazia del mondo si è astenuta dal prendere una posizione dura contro Mosca per la guerra in Ucraina. La Russia e l’India hanno una lunga storia di relazioni amichevoli, che risale all’era sovietica, quando l’URSS aiutò l’India a vincere la sua guerra del 1971 con il Pakistan.

L’India, fra l’altro, non è l’unico gigante asiatico ad acquistare petrolio russo. Anche la Cina, storicamente il più grande acquirente di petrolio russo, continua ad acquistare gli idrocarburi da Mosca, come già documentato da L’Identità. In pratica, le sanzioni occidentali sono riuscite nel miracolo. Accoppiare Cina e India, storicamente e strutturalmente competitor.


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