Attualità

È l’Aquila la capitale della Cultura 2026

di Martina Melli -


L’Aquila è stata proclamata capitale italiana della cultura 2026 vincendo con il dossier dal titolo “L’Aquila. Città Multiverso”. L’annuncio è stato dato ieri a Roma, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura.
“Siamo molto felici, è un ulteriore segnale di rinascita e di crescita per l’intera Regione Abruzzo” ha dichiarato il neo Presidente della Regione, Marco Marsilio, al termine della cerimonia di proclamazione. “Sapevamo di essere molto competitivi – ha aggiunto Marsilio – L’Aquila aveva presentato un dossier eccellente e ciò è stato riconosciuto dalla giuria che ha espresso all’unanimità il voto favorevole alla nostra candidatura. E’ un risultato di straordinaria importanza, nel quale abbiamo sempre creduto fermamente, che riempie d’orgoglio l’intera Regione e consolida ulteriormente il nostro capoluogo come un fulcro culturale di eccellenza”.
La giuria, presieduta dal giornalista Davide Maria Desario, era composta da Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi, Isabella Valente e dai rappresentanti di tutte e 10 le città finaliste: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). A 15 anni dal terribile terremoto che l’ha devastata, la città finalmente risorge arrivando a rappresentare la cultura stessa del nostro Paese.
Il sindaco Pierluigi Biondi ha commentato: “L’Aquila si avvia a celebrare i 15 anni del terremoto. Un evento che ci ha colpito non solo come istituzioni, ma come cittadini. Essere capitale italiana della cultura non è un risarcimento ma rappresenta un elemento attorno a cui ricostruire il tessuto sociale della nostra comunità”. Il ministro Sangiuliano, titolare del dicastero della cultura, riferendosi al sisma, ha poi sottolineato: “Non so se la commissione, assolutamente autonoma e indipendente dalla mia persona, abbia fatto un ragionamento di questo tipo. Può darsi che come nel caso dell’assegnazione diretta a Bergamo e Brescia, che tanto avevano sofferto per il covid, la commissione abbia valutato anche la conclusione di quelle ferite, la necessità di guardare avanti”.
Alla città vincitrice viene assegnato un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura.


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