È morto Jean Luc Stote, il visionario francese che amava la musica e Brescia
È morto Jean Luc Stote, anima visionaria della musica con l'amore per la città di Brescia.
Jean Luc Stote, l’addio a una figura simbolo della controcultura cittadina
Si è spento nella mattina di martedì 30 settembre Jean Luc Stote, colpito da un malore improvviso. La notizia è stata diffusa da Radio Onda d’Urto, emittente nella quale Stote aveva lavorato a lungo come voce e coordinatore musicale dal 2005 al 2019. Aveva 72 anni ed era nato a Nancy, in Francia.
Dj, conduttore radiofonico e organizzatore di eventi, è stato per oltre quarant’anni un punto di riferimento per la scena alternativa bresciana. La sua visione e il suo impegno hanno portato a Brescia la Festa della Musica, che ha presieduto e animato con passione, trasformandola in un appuntamento identitario per la città.
Un “filosofo rock”, come molti lo definivano, profondamente convinto del potere trasformativo e salvifico della musica.
Il ricordo di Radio Onda d’Urto
«Jean Luc continuava trasmettere, quotidianamente, con la Compagnia dei Gatti Neri, oltre che con Casa Titta, il mercoledì pomeriggio, in tandem con Titta Colleoni, suo grande amico, scomparso anche lui, quest’estate – scrive Onda d’Urto -. Jean Luc Stote è stato mille cose in una: voce della Radio durante la nostra Festa estiva, nello studio mobile dell’Acquario… antimilitarista (in Francia aveva passato 21 mesi in carcere da obiettore totale di coscienza), “appassionato feroce” e gioioso di musica, di vita, di progetti, di futuro e di passione».
Le parole della sindaca Castelletti
Il dolore per la sua scomparsa si è diffuso rapidamente, toccando l’intera comunità bresciana.
«E’ una notizia che mi addolora profondamente – dice la sindaca Laura Castelletti – era un uomo intelligente, caparbio e intraprendente, che aveva il grande talento di saper trasformare le sue passioni in motore di comunità e bellezza. È stato l’anima della Festa della Musica di Brescia, che ha reso grande e speciale, facendola diventare una manifestazione popolare amata da tutti, capace di portare nelle strade e nelle piazze il suono e l’entusiasmo di migliaia di persone. Grazie a lui, il 21 giugno è diventato per Brescia un giorno di gioia collettiva e di condivisione. Jean Luc era un visionario, sapeva rendere la musica un linguaggio universale di incontro, di festa, ma anche uno strumento educativo. Con particolare impegno ha sempre mantenuto il coordinamento delle attività dedicate alle scuole, lasciando un segno prezioso nelle nuove generazioni. Lo conoscevo bene, ci consideravamo amici, con lui mi sono confrontata, scontrata, entusiasmata centinaia di volte e so quanto cuore, passione e dedizione mettesse in ogni progetto. Ha dato alla nostra città tanto, forse più di quanto lui stesso immaginasse. Lascia un grande vuoto, Brescia gli deve gratitudine, riconoscenza e soprattutto la promessa di non dimenticare la sua energia e il suo amore per la musica e per la comunità».
La sindaca e la Giunta hanno espresso la propria vicinanza alla compagna, ai figli, agli amici e ai colleghi in questo momento di dolore.
L’ultimo saluto
Da martedì pomeriggio è possibile rendere omaggio a Jean Luc Stote presso la Casa funeraria La Franciacorta di via Garibaldi 58, a Passirano. Il funerale si terrà venerdì 3 ottobre, alle ore 9.15, presso il Tempio Crematorio di via Lucio Fiorentini a Brescia, con partenza da Passirano alle 8.45.
Il ricordo di Diego Spagnoli
Un messaggio commosso è arrivato anche da Diego Spagnoli, storico direttore di palco di Vasco Rossi, che su Instagram ha voluto salutare l’amico:
«Se n’è andato una delle persone più vere che io abbia mai conosciuto. Anche se la morte è l’unica cosa certa della nostra vita, ci mancherai»
Parole che raccontano l’intensità di un legame e la grandezza di un uomo che, con la sua passione, ha segnato la storia culturale e musicale di Brescia.
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