Economia del mare, modello Genova: Bucci: Italia pontile d’Europa
Economia del mare, quella italiana vale circa 143 miliardi di euro tra componente diretta e indiretta e rappresenta l`8,9% del valore aggiunto dell`intera economia nazionale, con oltre 914 mila addetti e 228mila imprese. Questa la dimensione raccontata dal Rapporto Nazionale presentato dall`Osservatorio Nazionale ed elaborato dal Centro Studi Tagliacarne di Unioncamere.
“I dati dati elaborati in sede comunitaria non tengono conto di tutte le sette filiere che compongono l`economia del mare, con l`effetto di non misurare pienamente il valore reale che l`Italia è in grado di esprimere”, ha detto il presidente di Assonautica italiana, Camera di Commercio Frosinone Latina e SiCamera, Giovanni Acampora, al Salone Nautico di Genova, in occasione dell`ottava Giornata Nazionale dell`Economia del Mare.
Per la Liguria, ruolo centrale nel Sistema Mare nazionale: il valore aggiunto diretto di questo settore esprime 5 miliardi di euro, con 95.451 occupati e 16.840 imprese, 140 comuni definiti come zone costiere di cui 63 litoranei e 77 prossimi al mare, il 92,3% della popolazione. Numeri che per Acampora “attestano in Liguria un modello di governance consolidato al cui centro ci sono competenze, ricerca, innovazione e una visione glocal condivisa con le imprese”. Dati che, per il sindaco di Genova Marco Bucci sono stati finora sottovalutati: “L`Italia non è seconda a nessuno ed è il pontile dell`Europa”.
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