Ecuador: ucciso il candidato alla presidenza Villavicencio. Dichiarato lo stato di emergenza
Il candidato alla presidenza dell’Ecuador, Fernando Villavicencio, è stato ucciso al termine di un evento elettorale. È stato assassinato a colpi di armi da fuoco da persone non identificate all’uscita di una scuola in un quartiere settentrionale della capitale, Quito.
Diversi video comparsi in rete ritraggono l’uomo nel momento in cui saluta la gente accorsa all’evento elettorale e finisce in una raffica di colpi d’arma da fuoco al momento in cui sale su un’automobile grigia.
Villavicencio, riferiscono fonti del suo staff, è morto pochi durante il trasferimento all’ospedale Clinica de la Mujer.
A seguito dell’accaduto, la procura generale dell’Ecuador ha riferito della morte di una persona sospettata per l’omicidio di Fernando Villavicencio. “Un sospetto, risultato ferito al termine dello scontro a fuoco con il personale di sicurezza, è stato fermato” e trasportato a un comando di polizia di Quito. “Un’ambulanza dei vigili del fuoco ha confermato il decesso”, si legge in un post della procura. Altre sei persone sono state arrestate.
Intanto, il presidente uscente, Guillermo Lasso, ha dichiarato lo stato di emergenza nel Paese in seguito all’assassinio del candidato alle elezioni presidenziali, Fernando Villavicencio. In un decreto si stabiliscono 60 giorni di stato di emergenza a livello nazionale e si prevede la mobilitazione delle Forze Armate su tutto il territorio nazionale e in un altro vengono dichiarati tre giorni di lutto nazionale.
Fernando Villavicencio, politico e giornalista 59enne, era candidato della maggioranza di governo alle prossime presidenziali dell’Ecuador. La condanna dell’attentato contro il è stata unanime anche da parte dei suoi avversari alla corsa alla presidenza. La favorita assoluta dei sondaggi, Luisa Gonzalez, candidata del partito dell’ex presidente Rafael Correa, ha affermato che la morte di Villavicencio “è un lutto per tutti”.
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