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Ed ora Elon Musk impianta chip nel cervello dell’uomo. Obiettivo: aiutare le persone con paralisi

di Giancarlo Cartocci -


Spesso quando si parla dei prodotti e delle aziende ideate e realizzate da Elon Musk sembra di leggere la sceneggiatura di un nuovo film di fantascienza. Ed anche stavolta il creativo miliardario lascia tutti a bocca aperta. Neuralink, una delle sue tech startup, sembra ormai prossima a dare il via ai primi esperimenti che impiantano microchip d’intelligenza artificiale nel cervello umano. Non è chiaro quando inizieranno i test ma un annuncio di lavoro – la ricerca di un direttore ‘trial clinici’ presso l’azienda creata da Musk nel 2016 – lascia poco spazio a dubbi.

Neuralink ha già condotto esperimenti su maiali e scimmie; e ha anche reso pubblico un video in cui si vede un macaco impegnato in un videogioco usando solo la mente. Ora, l’azienda vuole utilizzare la tecnologia per consentire “la simbiosi tra uomo e intelligenza artificiale”. Musk, che è l’uomo più ricco del mondo, punta alla “cognizione sovrumana”, vuole aiutare le persone paralizzate a far funzionare smartphone o arti robotici con la mente e assicura di poter “risolvere” l’autismo e la schizofrenia.

I primi esperimenti, che il mese scorso Musk ha detto si terranno proprio nel 2022, interesseranno probabilmente persone paralizzate. La società della Silicon Valley, che ha già impiantato con successo microchip di intelligenza artificiale nel cervello di una scimmia macaco di nome Pager e di un maiale di nome Gertrude, sta reclutando un “direttore di sperimentazione clinica” per eseguire i trial sugli esseri umani.

Il candidato ideale – la cui sede di lavoro sarà a Fremont, in California – deve essere “ispirato” e “disponibile e desideroso a spingersi avanti e oltre” per realizzare le ambizioni dell’azienda; e lavorerà “a stretto contatto con alcuni dei medici più innovativi e dei migliori ingegneri”.

Neuralink ha messo a punto un sistema clinico BMI (un’interfaccia cervello-macchina) wireless e completamente impiantabile. L’obiettivo è consentire alle persone con paralisi di utilizzare direttamente la loro attività neuronale per far funzionare computer e dispositivi mobili, aiutare le persone paralizzate a far funzionare smartphone o arti robotici con la mente e “risolvere” l’autismo e la schizofrenia.

Musk, la persona più ricca del mondo con una fortuna stimata in 256 miliardi di dollari, si è detto il mese scorso cautamente ottimista sul fatto che gli impianti possano consentire ai tetraplegici anche di camminare.Secondo il visionario miliardario, scelto da Time come Persona dell’Anno nel 2021, le potenzialità del chip cerebrale di Neuralink sono praticamente illimitate.


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