Politica

Il Pd nella morsa tra 5 Stelle e De Luca

di Giuseppe Ariola -


Se il centrodestra in vista delle prossime elezioni regionali fatica a sciogliere il nodo del candidato governatore del Veneto, dall’altra parte del campo a destare particolare preoccupazione è la Campania. Dopo i fallimentari tentativi di Vincenzo De Luca di restare ancora in sella, prima provando a inserire la possibilità di un terzo mandato con una legge regionale impugnata dal governo e poi chiedendo lo slittamento del voto al 2026, negli ultimi giorni il governatore sembrava essersi rassegnato a cedere il passo. Addirittura, nonostante la nota e netta contrarietà all’ipotesi di sostenere la candidatura di Roberto Fico, De Luca pareva essersi convinto anche a sponsorizzare l’ex presidente della Camera, a cui favore giocano sondaggi che, riferiscono fonti parlamentari, lo vedrebbero con il vento in poppa. Sondaggi che nel corso di un incontro tra Giuseppe Conte, Elly Schlein e lo stesso De Luca, il leader del Movimento 5 Stelle avrebbe fatto pesare per rompere le resistenze del governatore uscente, al quale sono state fornite anche alcune rassicurazioni circa il futuro politico della Campania e, in particolare, sulla prossima Giunta regionale. Insomma, c’era già chi immaginava che la strada fosse ormai in discesa, ma con De Luca, come con i 5 Stelle, mai dire mai. Forse a seguito delle bordate pentastellate contro gli esponenti del Pd finiti sotto la lente di ingrandimento della magistratura, timide a Milano, ma molto più intense a Torino e nelle Marche, forse invece perché l’inquilino di Palazzo Santa Lucia ancora vuole provare a imporre – e non a farsi imporre o a dover digerire – il candidato governatore alle prossime elezioni regionali, è infatti arrivata già ieri una prima frenata. Parlando a un evento pubblico De Luca ha prima detto di non sapere cosa accadrà in Campania, poi ha ammonito: “Avrete qualche brava persona e se avrete delle brave persone siete fottute”. Una sorta di fulmine a ciel sereno culminato con una profezia tutt’altro che rassicurante: “Aspettatevi il peggio possibile”. Non proprio il modo migliore per sugellare un accordo che dalle parti del Pd si dava finalmente per fatto. Anzi, l’impressione è che tutto sia ancora possibile. Anche perché questa uscita suona come musica per le orecchie del centrodestra dal momento che il posizionamento de De Luca rende la Campania più o meno contendibile. Non a caso il deputato leghista e coordinatore del partito in Campania, Gianpiero Zinzi, non ha perso tempo a sottolineare come l’alleanza con i 5 Stelle “è un patto che non regge, nella forma e nella sostanza, destinato a fallire sul nascere”.


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