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Politica

Elezioni regionali Campania, altro che San Gennaro. FdI punta al miracolo di Sangiuliano

L'ex ministro candidato come Capolista. Polemiche di Usigrai e Pd

di Giuseppe Ariola -


A poco più di un mese dal miracolo di San Gennaro Fratelli d’Italia, per le elezioni regionali in Campania, ha scelto di scommettere su quello di Sangiuliano, che del Santo Patrono partenopeo porta il nome di battesimo. L’ex ministro della Cultura sarà il capolista del partito di Giorgia Meloni a Napoli. Quante preferenze potrà conquistare Sangiuliano, che ha prontamente rilanciato il suo curriculum da napoletano doc, è tutto da vedere. Quel che è certo è che l’ufficializzazione della sua candidatura ha scatenato l’Usigrai. Il corrispondente della tv pubblica da Parigi non può utilizzare l’azienda come un tram, è la sintesi del sindacato.

Le reazioni di opposizione e maggioranza

Una linea alla quale si associa prontamente il Pd che accusa l’ex ministro di sfruttare politicamente la visibilità della quale può godere come giornalista del servizio pubblico. Nel centrodestra, invece, la novità – per così dire, visto che Sangiuliano è in aspettativa elettorale già da diversi giorni – non ha suscitato particolare entusiasmo, né tra gli ambienti di Fratelli d’Italia, né tra gli altri partiti alleati. “Mo’ che c’azzecca Sangiuliano?”, è stato il commento di un drappello di deputati campani di centrodestra riuniti accanto ai divanetti del Transatlantico.

Il ritorno di Maria Rosaria Boccia sulla scena

Un dubbio che ben esprime la titubanza sull’eventuale valore aggiunto che il giornalista Rai, poi ministro, poi di nuovo cronista della tv pubblica e adesso candidato alle elezioni regionali in Campania, potrà apportare alla corsa di Edmondo Cirielli. Altri invece si domandano: “Ma chi glielo fa fare?”. Un interrogativo che nasconde una certa malizia, perché fa riferimento al motivo per il quale Sangiuliano si è dovuto dimettere da ministro, Maria Rosaria Boccia. Anche lei è candidata al Consiglio regionale campano, ma in una lista avversaria, ovviamente. Qualcuno, insomma, pensa che il giornalista Rai con una smodata passione per la politica se la vada proprio a cercare. Qualcun altro, invece, è più incline al pragmatismo e vede dietro la candidatura alle elezioni regionali in Campania di Sangiuliano un chiaro tentativo di edificare un percorso politico.

La poltrona di Capo dell’opposizione

Nonostante la litigiosità che regna nel campo largo e i battibecchi tra De Luca e Fico abbiano assottigliato il gap nei sondaggi tra centrodestra e centrosinistra, la Campania non sembra destinata a cambiare colore politico. In caso di sconfitta, Edmondo Cirielli tornerà a tempo pieno al ministero degli Esteri, con buona pace di Forza Italia. Rinuncerà quindi a ricoprire il ruolo di Capo dell’opposizione previsto dal Regolamento del Consiglio regionale. Un incarico che prevede staff, uffici e altri benefit, oltre che un ruolo politico e di coordinamento di tutte le forze di minoranza.

La poltrona da governatore nel mirino

In mancanza del candidato governatore arrivato secondo alle elezioni, chi meglio del capolista del principale partito della coalizione nel capoluogo di Regione per una simile posizione? Una poltrona dalla quale è possibile non solo organizzare le mosse dell’opposizione, ma anche la scalata a Palazzo Santa Lucia al successivo giro di boa. La grande ambizione di Sangiuliano, quello che alcuni assicurano essere da tempo il suo sogno nel cassetto, diventare governatore della Campania, potrebbe ripartire proprio da questa candidatura di secondo piano per un ex ministro.


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