ELLY E I SUOI FRATELLI
ELLY SCHLEIN POLITICO
Elly e i pochi fratelli. Nello scontro tra apparati, quello che fa riferimento all’ex sardina è certamente meno potente rispetto a quello che invece sostiene Bonaccini. De Luca, Emiliano, Nardella, Picierno, Ricci, Decaro, i grandi portatori d’acqua sono schierati quasi da una sola parte. Sul fronte Schlein, restano i soli Franceschini e Boccia. Questi ultimi, pur essendo ancora rispettati, non possono essere paragonati alle ingenti truppe dei sindaci. Area Dem, d’altronde, non può contare sui feudi di una volta, mentre il responsabile enti locali del partito sembra essere circondato nelle roccaforti pugliesi e campane. Gli stessi sondaggi, poi, non sorridono alla novella paladina della sinistra. Stesso discorso vale per le sponsorizzioni de parte dei segretari locali. Le coop e gli ex renziani schierano una macchina da guerra, che sta battendo ogni sezione. La forza del designato Stefano è appunto racimolare tutte le tessere. Un’impresa non impossibile, considerando che sui circoli gli ex renziani sembrano aver disposto i carrarmati, proprio come il Risiko. Ecco perché per la Schlein l’unica strada si chiama metamorfosi. È indispensabile ripartire dalla gente comune, dagli attivisti, da quel popolo ribelle, che pur avendo una regolare iscrizione, non si riconosce nell’establishment. La scelta, d’altronde, di aprire le primarie al popolo del web vale più di mille parole per il volto nuovo del mondo Lgbt. Tutti sanno che tra i corridoi del Nazareno c’è più di qualcuno che al solo termine “rottura” è pronto a brandire le armi. Bisogna, però, cambiare immediatamente lingua. Non parlare più con i segni del gotha, ma utilizzando verbi conosciuti anche da chi non frequenta gli Scientologist. Le persone della strada, quelle che non hanno nulla a che vedere con la casta, quando sentono le parole regole, congresso e via dicendo, scappano. Non basta, comunque, modificare la sola strategia. Occorre mettere volti nuovi in campo. Gli strateghi di una volta non funzionano più, né si può aspettare in eterno l’arrivo dei lettiani. I fedelissimi di Enrico, almeno per il momento, preferiscono starsene in disparte, pur temendo un ritorno dei fedelissimi del giglio. Ci vuole, intanto, chi organizza, chi decide.
Torna alle notizie in home