Emiliano fa il passo indietro: “Vendola faccia lo stesso”
Decaro non ha più scuse, in Puglia si decide il futuro della leadership dem?
Michele Emiliano ha deciso: farà il passo indietro, accetterà di non candidarsi al consiglio regionale e, adesso, invita Nichi Vendola a fare lo stesso. Ha vinto Antonio Decaro che, adesso, non dovrebbe più frapporre ostacoli alla sua candidatura a governatore della Regione Puglia per il centrosinistra e il campo largo. Ammesso, e non concesso, che il campo largo effettivamente regga diviso com’è, in Puglia come altrove al Sud.
Il passo indietro di Emiliano
Il governatore uscente resterà fermo. Così come era stato chiesto (o imposto?) dal suo ex delfino, Antonio Decaro. Una condizione necessaria affinché dicesse di sì a prestarsi alla candidatura alla guida di uno schieramento riformista. “Non sarò io il problema del Partito democratico. Io sono sempre a disposizione. Come lo devo fare io, allo stesso modo lo deve fare anche Nichi Vendola”, ha dichiarato Emiliano ufficializzando il suo passo indietro in un’intervista rilasciata a Repubblica.
La promessa, il futuro: Decaro, Elly e il Pd che verrà
Quelli che la sanno lunga affermano che la solida alleanza che unisce Michele Emiliano a Elly Schlein non abbia risentito del doloroso passo indietro. E che, anzi, a Emiliano sia stata promessa la poltrona al ministero alla Giustizia quando i dem torneranno al governo. Il governatore però si schermisce: “Non voglio essere cooptato”, ha affermato. “Elly ha fatto quel che doveva fare, parla lei per me”. Lo scenario è chiarissimo. Decaro, che ha tanta ambizione da puntare, un giorno, alla leadership nazionale dei democratici, ha vinto una battaglia. In cui s’è ritrovato al suo fianco i centristi e i riformisti. Chissà che, dalla Puglia, non parta la “riscossa” dell’area moderata che non si sente più rappresentata dalla dirigenza Schlein.
I dolori di Avs: palla a Vendola
Adesso tocca a Nichi Vendola. L’ex governatore pugliese aveva intenzione, e ce l’ha ancora, di tornare al centro dell’agone politico regionale. Una sorta di rentrée o di rivincita personale e politica. Di sicuro una necessità per Avs e più in generale per le sigle a sinistra del Pd che, all’ultimo giro elettorale in Puglia, hanno inanellato un flop colossale. Emiliano invita anche lui a un passo indietro. Chissà se Vendola accetterà l’invito. Avs, dopo la bagarre in Calabria e le polemiche in Toscana, potrebbe non accettare l’ennesimo diktat in Puglia.
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