Cultura & Spettacolo

Erasmus +, la pandemia non frena il successo della formazione all’estero

di Giancarlo Cartocci -


Istruzione e formazione all’estero, sono 1086 i progetti di Erasmus + che hanno coinvolto 93.688 partecipanti per una spesa complessiva di oltre 175 milioni di euro. Erasmus plus è il programma dell’Unione Europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa. Con una dotazione stimata di 26,2 miliardi di euro per il 2021, offre a oltre 4 milioni di partecipanti opportunità di studiare, formarsi, maturare esperienza e svolgere attività di volontariato all’estero.

Ma oggi a Bruxelles è stato fatto il punto su quanto fatto nel 2020 con la presentazione della relazione annuale: un successo, nonostante la pandemia di COVID-19. Il programma ha sostenuto quasi 640mila esperienze di apprendimento all’estero e fornito finanziamenti a 20.400 progetti e 126.900 organizzazioni. Il necessario passaggio all’apprendimento online ha dimostrato l’importanza delle soluzioni digitali a distanza per l’insegnamento e l’apprendimento. Il bilancio totale di Erasmus+ per il 2020 ammonta a 3,78 miliardi di euro, 506 milioni in più rispetto al 2019, con un aumento del 15%. A 33 anni dal suo lancio nel 1987, Erasmus+ ribadisce dunque la propria solidità anche a fronte del difficile contesto del 2020. Dal 1987 il programma ha sostenuto complessivamente 11,7 milioni di partecipanti.

“La relazione – ha detto Margaritis Schinas, vp per la Promozione dello stile di vita europeo -dimostra la solidità e la qualità del principale programma di scambio dell’UE, Erasmus+. Nonostante la riduzione della mobilità dovuta alla pandemia, Erasmus+ rimane uno dei programmi più riusciti ed emblematici dell’UE. Nel 2020 Erasmus+ è stato più inclusivo che mai e ha favorito una maggiore partecipazione delle persone provenienti da contesti svantaggiati. Con ben 22 milioni di € di finanziamenti si può ben dire che abbiamo fatto seguire azioni concrete alle parole”. Sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazioni di Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani: “dopo la riuscita attuazione del programma Erasmus+ nel 2020, la nuova generazione del programma Erasmus+ nel 2021 si è basata su tale successo, sulle reti esistenti e sulla popolarità degli anni precedenti. Erasmus+ rappresenta l’eccellenza nella cooperazione europea. Dalla scuola primaria all’apprendimento permanente per gli adulti fino allo sport, tutti possono beneficiare delle numerose opportunità offerte dal programma Erasmus+”.

Molto interessanti e confortanti i numeri presentati:  nel 2020, più di 323 000 studenti e 44 000 lavoratori hanno trascorso un periodo di apprendimento, formazione o insegnamento all’estero; cofinanziate oltre 185 600 attività di mobilità per i discenti e il personale del settore dell’istruzione e della formazione professionale; quasi 180 000 giovani e animatori socioeducativi hanno beneficiato di finanziamenti Erasmus+, sotto forma di scambi di giovani o di opportunità per gli animatori giovanili; la Settimana europea dello sport ha raggiunto un nuovo record con oltre 15,6 milioni di partecipanti europei a 32 600 eventi. Nel 2020 le alleanze delle università europee sono cresciute ulteriormente e ora vedono la partecipazione di 280 istituti di istruzione superiore in tutta Europa. Sono stati ben 34 i paesi che vi hanno partecipato: tutti i 27 Stati membri dell’UE, più Regno Unito, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Macedonia del Nord, Serbia e Turchia.


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