Estate 2025: Il caro vacanze svuota le spiagge e i portafogli
Il 18% degli italiani ha deciso di rinunciare completamente alle vacanze estive
Estate 2025: Il caro vacanze svuota le spiagge e i portafogli
Spiagge affollate, autostrade congestionate e portafogli sempre più leggeri: l’estate 2025 si sta confermando come una delle più costose degli ultimi anni per milioni di italiani. Secondo le principali associazioni dei consumatori, i rincari sui costi delle vacanze sono generalizzati e riguardano ogni voce di spesa: dai voli aerei ai traghetti, dai pedaggi autostradali agli hotel, fino a un semplice ombrellone in riva al mare.
La “fuga dalla città” rischia di diventare un privilegio, mentre sempre più famiglie valutano alternative più economiche o vacanze ridotte all’osso. Secondo i dati dell’Osservatorio mensile Findomestic, solo il 28% degli italiani ha già programmato il periodo feriale mentre il 18% ha deciso di rinunciare completamente alle vacanze estive ed un altro 26% è ancora incerto sulla possibilità di partire. Tra coloro che partiranno le vacanze saranno più brevi: il 43% si concederà una sola settimana di pausa, il 27% sceglierà brevi soggiorni o weekend e solo un 8% si permetterà più di 15 giorni. Cambiano anche le destinazioni: 8 italiani su 10 resteranno in Italia e il 60% sceglierà località balneari.
Per chi ancora se lo può permettere i costi da imputare al budget vacanze sono lievitati alle stelle, a partire dai prezzi dei voli aerei, con rincari sia sulle tratte nazionali che internazionali. Secondo un’indagine congiunta Codacons e Altroconsumo i voli A/R per la Spagna, la Grecia e l’Egitto sono quelli che hanno subito i maggiori rincari: nelle settimane centrali di Agosto, si sfiorano i 500 euro per la tratta Milano – Mykonos ed i 700 euro per Roma – Tenerife, ma anche le destinazioni meno ricercate vedono aumenti a doppia cifra rispetto allo scorso anno.
Per i paradisi lontani le cifre sono da capogiro : arrivare alle Seychelles da Milano costa quasi 1.600 euro, più di 1.200 euro per raggiungere le Maldive da Roma. Anche i voli da nord a sud sul nostro territorio vedono incrementi difficili da giustificare: rispetto al 2024 si parla di aumenti di circa 200 euro per la tratta da Milano a Palermo o a Bari. Per chi invece si appresta a raggiungere in traghetto le nostre isole i costi non sono indifferenti: una tratta A/R Civitavecchia – Olbia o Genova – Porto Torres per due adulti ed un bambino, con auto e cabina costa più di 1.300 euro, con un aumento di costo che sfiora il 10 per cento rispetto al 2024. Si può arrivare a quasi 700 euro per la traversata Napoli – Palermo, intorno ai 35 euro all’ora. Il viaggio su quattro ruote è anch’esso un piccolo salasso: il tragitto A/R da Milano al Salento costa circa 400 euro, 130 di pedaggi e 270 di benzina, non considerando eventuali futuri aumenti dei costi del carburante.
Ed una volta raggiunta la località prescelta, ci si trova ad affrontare i costi per il soggiorno. Per una soluzione di affitto settimanale di un bilocale con quattro posti letto, le richieste variano dai 500/600 euro della riviera romagnola e veneta, ai 700/800 dell’Abruzzo e della Sicilia, e superano i 2 mila euro in Liguria, Sardegna, costiera amalfitana. In mezza pensione in hotel a tre stelle, praticamente impossibile trovare offerte al di sotto dei 2.000 euro a settimana, per famiglia di due adulti ed un bambino, escludendo le località più rinomate dove il prezzo può anche raddoppiare, con un aumento generalizzato, rispetto alla scorsa estate tra l’8 ed il 20 per cento. Fanno eccezione la riviera romagnola ed alcune località venete e pugliesi, dove si possono ancora trovare offerte comprese tra i 1.000 ed i 1.500 euro settimanali. In ogni caso meglio verificare prima se nel prezzo è inclusa la spiaggia, con tanto di ombrellone e lettini, o se nella zona sono disponibili spiagge libere.
In caso contrario, bisogna essere pronti a dar fondo a ciò che resta nel portafoglio. Secondo l’indagine Altroconsumo, nella settimana pre-ferragosto, i prezzi medi settimanali (ombrellone + 2 lettini) vanno dai 150 euro di Rimini e Lignano ai 340 euro di Alassio, ovviamente non in prima fila ed extra esclusi. Per una cabina il costo giornaliero è tra i 15 ed i 30 euro, una doccia calda è intorno ai 2 euro, un pedalò può arrivare anche ai 40 euro/ora e se si vuole mangiare un piatto al ristorante della spiaggia e bere una bibita difficile riuscire a spendere meno di 25/30 euro. Se i problemi economici invece non ci riguardano, cosa di meglio del Twiga a Forte dei Marmi, dove una tenda imperiale costa 1.500 euro al giorno o la capanna in prima fila dell’ Hotel Excelsior al Lido di Venezia, per “soli” 500 euro? E non è che chi decide di scegliere la montagna se la passi molto meglio. Secondo Altroconsumo e Scenari Immobiliari, alloggiare in montagna ha registrato rincari rilevanti: rispetto al 2020 il rincaro medio è stato del 34% e nel 2025 i prezzi di bilocali in montagna sono aumentati mediamente del 16% rispetto allo scorso anno.
Courmayeur, Cortina, Madonna di Campiglio sono tra i 1.800 ed i 2.300 euro settimanali, le località meno note sono comunque al di sopra dei 700 euro a settimana, la media nazionale supera i mille euro. Invece chi resta a casa se la dovrà vedere con le bollette gonfiate dall’uso dei condizionatori e dal maggior consumo di acqua, con i costi delle gite fuori porta e qualche cena in pizzeria.
Anche degustare un semplice cono gelato è ormai diventato un conto “salato”: secondo l’analisi di Consumerismo No Profit, latte, zucchero, cacao e panna hanno subito rincari tra il 50 % ed il 100%, costringendo artigiani e industria ad adeguare i listini, con incrementi superiori al 20% per il prezzo al consumatore. Per concludere, l’estate 2025 sarà indimenticabile. Non tanto per l’abbronzatura, i selfie per i social o i bagni in mare, quanto per i conti da saldare.
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