Etna, una nuova colata a 3mila metri: alert per gli aerei
Non ci sono finora richieste di evacuazioni e non sono segnalati pericoli per i centri abitati
L’Etna ha una nuova bocca effusiva aperta a circa 3000 metri sul versante meridionale della Bocca Nuova, con una colata lavica che si dirige verso sud. L’attività sismica non presenta variazioni significative, ma è in corso un monitoraggio costante da parte dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Etna,una nuova colata
La colata lavica sull’Etna è iniziata nella serata di ieri, con l’apertura di una nuova bocca effusiva posizionata sul versante meridionale della Bocca Nuova, a quota circa 3000 metri sul livello del mare. Il flusso di lava si dirige verso sud dalla sommità del vulcano, in area sommitale sui 3000 metri.
Dal punto di vista sismico, non si segnalano variazioni rilevanti rispetto alla norma; il tremore vulcanico ha origine intorno a quota 2800 metri, tra la Voragine e il cratere di Nord-Est.
Per quanto riguarda la minaccia ai centri abitati, al momento la colata è confinata in alta quota e non si segnala un’immediata minaccia diretta ai paesi o alle aree abitate più basse. Il flusso lavico sta quindi scorrendo in una zona sommitale e non ci sono state richieste di evacuazioni o vengono segnalati pericoli imminenti per le comunità.
L’alert Vona arancione per il traffico aereo
Il sistema Vona (Volcano Observatory Notice for Aviation) ha emesso un’allerta arancione per l’aviazione civile, che indica una potenziale intensificazione dell’attività eruttiva con possibilità di pericolo per i voli, soprattutto in presenza di emissioni di cenere vulcanica. Attualmente non ci sono emissioni di cenere significative, ma l’allerta rimane alta per prevenzione.
E’ un messaggio prodotto dall’ Osservatorio vulcanico nazionale che contiene dati e informazioni sull’attività eruttiva di un vulcano, redatto secondo uno schema internazionale per la sicurezza dell’aviazione civile.
Vona segnala alle autorità aeronautiche e ai centri di controllo il possibile pericolo dovuto a fenomeni vulcanici come l’emissione di cenere nell’atmosfera, che può interferire con il traffico aereo. I messaggi Vona sono inviati a vari enti come i centri di controllo del traffico aereo e le banche dati internazionali per prevenire rischi ai voli.
Il sistema non è limitato all’Italia, fa parte di un’iniziativa di allerta internazionale e riguarda vulcani attivi in tutto il mondo per coordinare la sicurezza del traffico aereo rispetto alle eruzioni.
Finora, l’allerta rossa Vona non è mai stata lanciata in Italia, l’allerta arancione è il livello massimo generalmente comunicato, segnalando rischio elevato ma non immediatamente catastrofico.
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