Attualità

Europee: eletti, bocciati, quando si riunirà il nuovo Parlamento

di Angelo Vitale -


Eletti, bocciati, il timing delle prossime riunioni per arrivare alla prima plenaria del nuovo Parlamento europeo e alla nomina del prossimo Commissario. L’europarlamentare che ha più fretta di arrivare alla sua poltrona è Ilaria Salis, che ha ottenuto oltre 170mila preferenze con Avs. E’ attualmente ai domiciliari e sotto processo in Ungheria, il padre Roberto fa pressing sulla Farnesina, la portavoce del Parlamento europeo rinvia i giornalisti alle autorità italiane. Con Salis nella pattuglia Avs anche l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino a suo tempo travolto dai veleni dem e l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano. Aspetta, Leoluca Orlando.

La prima riunione di tutti gli europarlamentari, dopo che ogni Stato avrà notificato a Bruxelles i nomi degli eletti, è prevista dal 16 al 19 luglio a Strasburgo. In quell’occasione, eleggeranno con voto segreto il loro presidente per due anni e mezzo rinnovabili: lo era attualmente la popolare maltese Roberta Metsola, succeduta al dem David Sassoli dopo la morte di quest’ultimo.

Il presidente della Commissione europea, invece, viene nominato a maggioranza dai leader dei Paesi nel Consiglio europeo, stavolta in primissimo piano dopo l’onda lunga della destra in Francia e Germania. E potrebbe succedere già alla riunione del 27-28 giugno anche se questa volta, pur solidi, i tradizionali gruppi della precedente maggioranza (Ppe, S&d e Renew) saranno chiamati a ragionamenti diversi per trovare un’unità di intenti, dentro il Consiglio e dentro il Parlamento.

In queste ore, fanno rumore i nomi dei bocciati: Vittorio Sgarbi che correva con Fdi, Alessandra Mussolini non rieletta in Fi, Claudio Borghi bocciato dagli elettori della Lega, Marco Tarquinio non passato da indipendente al’esame del voto Pd. Dalla notte scorsa si sa invece che non andranno a Bruxelles Matteo Renzi, Emma Bonino, Carlo Calenda e Michele Santoro per non aver superato la soglia del 4% con le loro formazioni.

Sicuri eletti, nel Pd, oltre a Lucia Annunziata, Cecilia Strada, Alessandro Zan, le riconfermate Pina Picierno e Alessandra Moretti, l’ex segretario e governatore del Lazio Nicola Zingaretti, gli ex sindaci Giorgio Gori, Dario Nardella, Matteo Ricci e Antonio Decaro, che sfiora le 500mila preferenze.

Nella Lega il generale Roberto Vannacci ha incassato pure lui 500mila preferenze (aspirava ad averne 200mila in più): la sua elezione, con la scelta della circoscrizione, tiene appesi al filo un paio di europarlamentari del partito di Salvini in attesa di riconferma. Curioso, in Sicilia, il caso di Raffaele Stancanelli, l’unico in Italia ad aver battuto Vannacci, con 44mila preferenze.

Nei 5Stelle eletti l’ex presidente Inps Pasquale Tridico, il giornalista Gaetano Pedullà, la campionessa di calcio Caterina Morace.

In Forza Italia, Letizia Moratti andrà a Strasburgo con il riconfermato Massimiliano Salini. In Sicilia, significativa affermazione di Edi Tamajo.

Fratelli d’Italia, solo al Sud, elegge Alberico Gambino, Francesco Ventola, Denis Nesci (uscente) e Michele Picaro. Al Nord, riconferma Carlo Fidanza e Pietro Fiocchi e porta a Bruxelles Mario Mantovani, Giovanni Crosetto, l’ex campionessa di sci alpino Lara Magoni, Mariateresa Vivaldini.


Torna alle notizie in home