Politica

Extraprofitti, Conte approva: “Ci hanno seguiti” Ma Calenda: è un errore

di Eleonora Ciaffoloni -

GIUSEPPE CONTE POLITICO E PRESIDENTE M5S


Ora anche le opposizioni sono divise. E lo sono Conte e Calenda sul provvedimento varato dal governo in Consiglio dei ministri che prevede la tassazione del 40% sugli extraprofitti delle banche per il 2023 in modo da finanziare misure per il taglio del cuneo fiscale. E si sfumano anche di molto i confini tra maggioranza e opposizione. Tra i primi a fare un plauso al provvedimento, ma anche a rivendicarlo, i pentastellati con Giuseppe Conte che tuona: “Governo ci dà ragione”. Una misura apprezzata, anche se i cinquestelle accusano l’esecutivo di averla varata in ritardo. “Ci criticano, ci snobbano, ci accusano di demagogia. Poi non riescono ad ammetterlo, ma devono darci ragione” dice l’ex premier. “Da marzo il Movimento 5 stelle chiede un intervento sugli extraprofitti accumulati dalle banche per prendere da lì le risorse per sostenere i cittadini alle prese con rincari e caromutui. Ora sono passati cinque mesi e il Consiglio dei Ministri si accorge dell’emergenza, quando le famiglie sono già in ginocchio da troppo tempo”. E ora che il governo accoglie la tassa sugli extraprofitti bancari, Conte si sfoga: “Meglio tardi che mai, ma il ‘tardi’ purtroppo lo pagano le famiglie”. Ancora non è confermato, e fa sapere l’ex premier “attendiamo di leggere il testo” perché “Ci siamo già passati” quando, ricorda, Draghi accolse la proposta ma riscrisse male la norma. E dopo aver in qualche modo preso merito di quanto approvato, Conte apre al governo Meloni, spronando all’ascolto anche sugli altri temi legati. “Ora il Governo faccia pure un altro respiro e si dia un altro colpo di coraggio con le nostre proposte: estenda la norma sugli extraprofitti accumulati anche dal settore di assicurazioni, aziende farmaceutiche e belliche. E questa volta lo faccia rapidamente, l’emergenza è ora”, conclude.

A pensarla diversamente da Conte – e anche dal governo – è il leader di Azione Carlo Calenda che ritiene la tassa sugli extraprofitti “sbagliata” e l’inizio di un “precedente pericoloso”. Secondo l’ex ministro: “Sbagliata la tassazione sugli extraprofitti delle banche. Siamo favorevoli alla possibilità di sospendere il pagamento della quota capitale dei mutui per le famiglie a basso reddito che non sono in condizioni di pagare. Ma le tassazioni sugli extraprofitti sono legittime solo in caso di eventi straordinari, vedi energia-guerra, che falsano in modo determinante il funzionamento del mercato”, scrive sui social Calenda. Che poi, si dice preoccupato perché, in questo modo: “Si stabilisce un precedente molto pericoloso. Domani avremo la tassazione sugli extraprofitti delle friselle pugliesi, dei toast dimezzati o dei lettini? Al momento non è neppure chiaro come questa norma possa essere compatibile con il diritto europeo”. Sempre in casa Terzo Polo, a pensarla allo stesso modo è il deputato Luigi Marattin che insorge: “Da oggi se sei un imprenditore (o chissà, magari pure un lavoratore autonomo) in un settore che sta andando particolarmente bene, stai attento: se il governo decide che stai facendo un po’ troppi profitti, te li viene a requisire” scrive su Twitter.


Torna alle notizie in home