Attualità

Fatelo girare! Ancora in tv Mancini ct Nazionale contro le droghe

di Angelo Vitale -


Fatelo girare! Ma Roberto Mancini ora è diventato “arabo” e non è più il ct della Nazionale italiana di calcio, volato in Arabia Saudita per diventarne allenatore in circostanze a dir poco polemiche, che ancora fanno tutti discutere. Eppure il suo spot contro le droghe (“tutte le droghe”), che lo riprende mentre esibisce i simboli della Nazionale che non allena più, continua a “girare” sulle tv nazionali, a cura del Dipartimento per le politiche antidroga e dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria. Ove qualcuno, forse, si è dimenticato di buttarlo in un cestino.

Una circostanza molto strana, per non dire paradossale, che ora – con i soldi del Governo, qui di di tutti noi – si traduce in una indireta e ottima pubblicità per l’immagine di un tecnico a molti diventato inviso, a cominciare dai vertici della Figc.

Uno spot che non era nato sotto una buona stella, con il commissario tecnico della Nazionale italiana Roberto Mancini, in occasione della Giornata nazionale contro le Droghe, a cavalcare la tesi di “droghe tutte uguali”, senza distinzione tra quelle leggere e quelle pesanti.

Il leit motiv, alla fine, di quello che è il nucleo centrale e fondante della legge Fini–Giovanardi, che dal 2006 disciplina nel nostro Paese l’uso delle sostanze stupefacenti e che ha cancellato l’equiparazione tra le cosiddette droghe leggere, come l’hashish e la marijuana, e quelle pesanti, come l’eroina, gli oppiacei, la cocaina, le anfetamine e gli allucinogeni.

Fatelo girare! Le droghe fanno male. Come le polemiche che, volente o nolente, la scelta di Roberto Mancini ha alimentato ai danni del calcio italiano e, in generale, alla sua immagine personale. Quella che il Governo, senza bloccare la diffusione dello spot in seguito a quanto avvenuto nelle scorse settimane e ancora accade in ogni salotto televisivo ove il Mancini “arabo” viene vivisezionato e discusso, ha ora scelto di favorire.


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