Attualità

Fedriga il Governatore più amato d’Italia anche nel 2025

Il presidente del Friuli Venezia Giulia, si conferma anche nel 2025 come governatore di Regione più apprezzato d’Italia

di Gianluca Pascutti -


Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, si conferma anche nel 2025 come il governatore di Regione più apprezzato d’Italia, secondo i dati ufficiali del Governance Poll pubblicato da Il Sole 24 Ore. Il sondaggio, realizzato da Noto Sondaggi tra aprile e giugno su un campione rappresentativo di elettori, attribuisce a Fedriga un indice di gradimento del 66,5%, in leggera crescita rispetto al 2024.

Alle sue spalle, con un distacco minimo di mezzo punto percentuale, si colloca Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, con un consenso pari al 66%, confermando così l’elevata fiducia che l’elettorato del Nord Est continua a esprimere verso i propri amministratori.

Il terzo posto va ad Alberto Cirio, presidente del Piemonte, che conquista un 59% di apprezzamento, affermandosi come il primo governatore del Nord Ovest sul podio e consolidando il suo ruolo nel centrodestra italiano.

Il sondaggio evidenzia come la stabilità, la capacità di gestione amministrativa e una comunicazione istituzionale efficace siano le leve principali del successo dei governatori in testa alla classifica. “Fedriga dimostra ancora una volta di godere di una fiducia trasversale, che va oltre i confini politici e territoriali”, sottolineano gli analisti.

In fondo alla classifica si trovano presidenti come Francesco Rocca (Lazio), Renato Schifani (Sicilia) e Attilio Fontana (Lombardia), con indici compresi tra il 52% e il 58%, segnando un certo disincanto dell’elettorato urbano e metropolitano rispetto alla gestione locale.

Il Governance Poll si conferma ogni anno come uno strumento autorevole per comprendere l’umore dell’opinione pubblica nei confronti dei leader regionali, offrendo una fotografia precisa dell’efficacia amministrativa percepita.

Fedriga, al vertice per il secondo anno consecutivo, rafforza così il proprio ruolo di figura di punta della Lega e del panorama politico nazionale, in un contesto che, a livello locale, appare sempre più determinante per la fiducia degli elettori.


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