Attualità

Femminicidi, a Udine la scuola che fa prevenzione: “Qui l’affettività si insegna da anni”

di Angelo Vitale -


Femminicidi, un elenco che sembra inarrestabile, che lascia sgomenti adolescenti e adulti, che colpisce per la regolarità degli eventi, per la trasversalità delle età e dei ceti sociali, per il senso di impotenza che fa pensare che ogni azione di contrasto sia inutile o quantomeno troppo poco per fermare questo massacro. E quest’anno, capita proprio a ridosso dell’ormai consueto evento dedicato in Veneto a Nadia Orlando, ex studentessa dell’istituto tecnico Zanon di Udine che fu vittima di femminicidio nel 2017. Da quell’anno la scuola, in collaborazione con la Biblioteca civica Joppi, apre il progetto rispettAMI! con “Pensando a Nadia ogni 25 novembre”, nella ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

La manifestazione, giunta alla settima edizione, si articola quest’anno in più attività e giornate, coinvolgendo un migliaio di studenti e studentesse delle scuole secondarie superiori di Udine nelle due sezioni indoor e outdoor. E quest’anno ha tra gli altri obiettivi quello di diffondere il numero antiviolenza e stalking 1522, numero di pubblica utilità contro il pericolo dei femminicidi, gratuito e plurilingue, diffuso dalle forze dell’ordine, ma ancora poco conosciuto tra la cittadinanza.

Il percorso di educazione ai sentimenti, articolato per livelli di classe e quindi di età, è già iniziato, interessando ragazze e ragazzi in diverse attività, anche grazie al Quaderno dei sentimenti, promosso da Molino Moras e scritto da Lussia di Uanis e Linda Battiston, per avviare allievi e allieve a guardare se stessi oltre stereotipi e pregiudizi.

Poi alcune classi hanno partecipato a rispettAMI! in un post, il 21 novembre diventato un video, realizzato dal Coordinamento Donne Cisl sulla canzone rispettAMI!, composta nello scorso anno scolastico dalle ragazze partecipanti al laboratorio di canzoni con Marco Anzovino e che costituisce la colonna sonora di tutte le attività del progetto.

Ancora, è stata data nuova luce all’Ulivo di Nadia, piantato nel giardino dell’istituto durante la prima edizione: dà i suoi frutti grazie ai pensieri e ai messaggi dei ragazzi e delle ragazze che rinnovano il loro impegno contro la violenza di anno in anno.

Due gli eventi pubblici e per le classi previsti in “Pensando a Nadia” nell’Auditorium Zanon: il 25 novembre lo spettacolo teatrale “GiuRo sarà per sempre” a cura dell’associazione Zerotraccia Teatro Aps per la regia di Monica Aguzzi, a cui sarà presente la famiglia Orlando; il 30 novembre l’incontro-spettacolo con Marco Anzovino “Accorgersi e dedicarsi: come mi riconosco? Come ti riconosco?”. In entrambe le occasioni i referenti dell’istituto, i docenti Tiziana Tibalt e Luca Roncadin, presenteranno il programma annuale di rispettAMI!, che prevede anche incontri di approfondimento su protocolli antiviolenza, donne e imprese al femminile, stereotipi che portano al gap di genere, con testimonianze e contributi delle classi partecipanti e che alla fine dell’anno scolastico verranno presentati in un incontro
pubblico e postati sul blog #maipiubarbablu, che ogni anno raccoglie tutti i lavori singoli degli studenti e delle studentesse e quelli collettivi delle classi imperniati su linguaggi e messaggi tra pari. Un blog che rimane visibile sul sito web della scuola come importante archivio da cui attingere.

Quest’anno, grazie alla collaborazione con l’associazione Dars “Donne, Arte, Ricerca, Sperimentazione”, ad aprile verrà allestita una mostra di mailart che ospiterà i messaggi contro la violenza di genere e i femminicidi espressi attraverso il linguaggio dell’arte.

Un progetto complessivo che si propone come modello concreto per l’educazione all’affettività contro la violenza di genere e i femminicidi. E che è riuscito a “contagiare” anche altri istituti in una sfida educativa che deve essere vinta da tutti. Nella certezza che le istituzioni scolastiche, ad ogni livello, si impegnino con gli strumenti a disposizione per contribuire a modificare comportamenti e percezione del rapporto tra generi che riempiono troppo spesso le pagine di cronaca nera.

Dai promotori, un grazie alla Biblioteca civica Joppi e al progetto Biblioteca&Scuola, alla Commissione Pari Opportunità del Comune di Udine, al Molino Moras, ad AnimaImpresa, alla Dars, al Coordinamento Donne Cisl, alle associazioni L’Istrice, L’ancora, Le donne resistenti e agli altri soggetti pubblici e privati che sostengono questo importante e innovativo percorso di educazione di genere per la prevenzione alla
violenza contro le donne.


Torna alle notizie in home