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Cronaca

Femminicidio Verona: uccisa dal compagno a coltellate, si era tolto il braccialetto elettronico

di Claudia Mari -


Ennesimo caso di femminicidio in Italia: una donna di origini brasiliane è stata trovata morta all’interno della sua abitazione a Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona. La vittima è stata uccisa a coltellate dal compagno, anche lui brasiliano, che secondo le prime informazioni è già stato arrestato dai carabinieri.

L’uomo, secondo quanto scrive la Procura di Verona in una nota, l’avrebbe colpita “con un numero imprecisato, ma comunque smisurato di coltellate” durante un violento litigio. Il fermo è stato eseguito nella notte dai carabinieri, dopo che l’uomo aveva contattato i militari manifestando intenti suicidi e fornendo indicazioni che hanno portato al ritrovamento del corpo.

L’uomo non era in casa al momento del ritrovamento del cadavere, ma è stato successivamente rintracciato e fermato con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Ris e il medico legale per stabilire la data e l’ora esatta del decesso. L’abitazione è stata posta sotto sequestro per i rilievi tecnico-scientifici.

Femminicidio a Verona: i precedenti del killer

La procura di Verona ha reso noto che l’uomo aveva precedenti per rifiuto dell’accertamento dello stato di ebbrezza e faceva uso smodato di alcol e stupefacenti. Era già sottoposto a procedimento penale per maltrattamenti e lesioni nei confronti della compagna, commessi almeno da agosto 2024 ad aprile 2025, e accusato anche di violenze sessuali nei confronti della sorella di Jessica de Lima, risalenti a dicembre 2024.

Il 21 aprile 2025 era stato arrestato in flagranza di reato per una aggressione contro la donna. L’aveva gettata a terra, trascinata per i capelli sull’asfalto e colpita al volto con pugni e con una chiave. Il giudice aveva convalidato l’arresto e disposto una misura cautelare, mentre il questore di Verona aveva successivamente emesso un provvedimento di ammonimento. Il 17 settembre 2025, la procura aveva presentato una richiesta di rinvio a giudizio per i reati di violenza e maltrattamenti.

Il braccialetto

Sempre secondo la Procura l’uomo era sottoposto a divieto di avvicinamento alla compagna e ai luoghi da lei frequentati, con un limite minimo di 500 metri. Gli era stato anche vietato ogni contatto e imposto il divieto di dimora nel comune di Ponti sul Mincio, dove la vittima viveva. Inoltre, a causa del clima familiare difficile, alla vittima era stato tolto l’affidamento della figlia, avuta da una precedente relazione.

Circa un anno e mezzo fa, la donna si era trasferita nell’appartamento che era stato acquistato in precedenza dal suo ex compagno. Secondo quanto ricostruito, l’allarme è stato lanciato da alcuni amici della vittima. Si erano preoccupati perché da ore non riuscivano a mettersi in contatto con lei né tramite messaggi né telefonate.

I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno rinvenuto il corpo senza vita della donna e avviato immediatamente le indagini. Gli specialisti del Ris stanno effettuando i rilievi scientifici all’interno dell’abitazione. Il medico legale dovrà stabilire con precisione la data e l’ora del decesso.

Il tragico episodio si aggiunge alla lunga scia di violenze contro le donne che continua a colpire il Paese. Appena pochi giorni fa, il 22 ottobre, a Milano una 62enne è stata uccisa a coltellate dall’ex marito appena fuori dalla sua abitazione.


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