Economia

Ferragosto, i numeri e le stime per il turismo nel mese estivo più importante

di Angelo Vitale -

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Numeri, dati e stime a ritmo altalenante, per il turismo in Italia, in previsione dell’arrivo del Ferragosto. Al mare, in Italia, con amici o parenti, in hotel o in seconde case, alla ricerca di divertimento e relax: queste le vacanze programmate da circa 14 milioni di italiani per la settimana di Ferragosto, nella quale spenderanno circa 7 miliardi di euro. Questi i dati principali che emergono dal focus su Ferragosto dell’Osservatorio del Turismo di Confcommercio in collaborazione con Swg.

In particolare, 8 vacanzieri su 10 resteranno in Italia, nel 36% dei casi vicino a casa o comunque all’interno della regione di residenza. In ogni caso, Ferragosto vuole dire mare – per quasi il 50% dei nostri connazionali – o montagna, scelta da poco più del 20%.
Lo confermano anche le regioni più gettonate in Italia, con Liguria, Trentino Alto Adige, Calabria, Campania, Puglia ed Emilia Romagna ai primi posti, cui seguono Sardegna e Sicilia. Città d’arte e piccoli borghi realizzano insieme il 10% delle preferenze e bisogna sommare mete in campagna, lago e in luoghi immersi nella natura per aggiungere un ulteriore 17%.

A parte un 34% di intervistati che passeranno la ricorrenza in seconde case di proprietà o in affitto – o presso amici e parenti – per quelli che restano la soluzione ricettiva più amata è l’albergo – per 4 su 10 – seguita dai b&b – con oltre il 22% – mentre campeggi, resort e villaggi totalizzano un ulteriore 15%.

Una scelta non del tutto spontanea quella degli italiani in viaggio in questo periodo. Quasi 4 su 10 indicano, tra le motivazioni principali, la necessità di adeguarsi alle ferie proprie o dei propri compagni di viaggio. Potendo scegliere, 2 su 10 sceglierebbero di fare la principale vacanza estiva a metà luglio. Sono sostanzialmente due i motivi alla base di questa preferenza: la ricerca di prezzi più bassi e il tentativo di evitare gli affollamenti. C’è però un 16% di “aficionados” che opta espressamente per Ferragosto perché è il periodo in cui le destinazioni sono più vive, animate da eventi culturali, spettacoli, festival, ecc.

Più ottimista la stima di Coldiretti. Sono oltre 20 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza quest’anno nel mese di agosto, in aumento del 25% rispetto a luglio, con una corsa a spiagge, campagne e montagna che riempie strade e autostrade sfidando caldo, code e caro prezzi, secondo l’analisi Coldiretti/Ixè diffusa in occasione del week end da bollino nero nel quale si concentrano la maggior parte delle partenze, con il Ferragosto alle porte.

“In piena estate è il mare a fare la parte del leone con agosto che fa segnare tradizionalmente i listini più cari per alloggio, vitto e anche ombrelloni e lettini ma che quest’anno risentono del balzo dell’inflazione con aumenti dei prezzi che riguardano tutti gli aspetti della vacanza, a partire dal viaggio” spiega Coldiretti, aggiungendo che per la metà degli italiani in ferie (50%) la durata della vacanza è inferiore alla settimana mentre per quasi un 25% è compresa tra 1 e 2 settimane, ma c’è un fortunatissimo 4% che starà fuori addirittura oltre un mese”.

L’associazione degli agricoltori evidenzia che quest’anno si registra una netta preferenza sulle mete nazionali, “spinta da una maggiore prossimità ai luoghi di residenza, dal desiderio di riscoprire le bellezze d`Italia o dalla voglia di ritornare in posti già conosciuti dove ci si è trovati bene negli anni precedenti e si è più tranquilli rispetto ad ambiente, servizi e persone”. Ma c’è anche una quota del 29% degli italiani che viaggaino, che ha deciso di trascorrere una vacanza all’estero nonostante i timori legati alla problematica situazione internazionale con la guerra in Ucraina.

Particolarmente apprezzate sono anche “le scelte alternative per conoscere un’Italia cosiddetta ‘minore’ dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi che ben il 72% degli italiani in vacanza dichiara di visitarli magari anche solo con una gita in giornata”. Molto gettonati secondo Terranostra e Campagna Amica i 25mila agriturismi presenti in Italia, “spinti dalla ricerca di un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness”.

Previsioni in miglioramento, ma ancora sotto le attese di inizio stagione, per Assoturismo. Per il weekend lungo di Ferragosto, cinque notti, dall`11 al 16 agosto, sono attese 17 milioni di presenze turistiche, per il 60% italiane nelle strutture ricettive ufficiali. Numeri in crescita rispetto alle ultime settimane, ma certo non ci saranno sold-out: nel periodo clou delle vacanze degli italiani sono numerosissime le località turistiche che hanno registrato un aumento delle prenotazioni, ma su livelli lontani dal “tradizionale pienone” di metà agosto. È quanto emerge dal monitoraggio realizzato dal Centro studi turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti sulla disponibilità ricettiva presente sui diversi portali di prenotazione online. Il tasso medio di occupazione dell`offerta si attesta al 90%, oltre un punto in meno rispetto al 2022 anche se per effetto del calendario il ponte di Ferragosto 2023 durerà un giorno in più.

Così, dopo due mesi di flessione del mercato, le aspettative delle imprese ricettive italiane di recuperare qualche punto percentuale di occupazione nella settimana centrale di agosto sembrano ancora disattese. Per il ponte dall`11 al 16 agosto (5 notti) la saturazione dell`offerta oscillerà tra il 94% delle località dei laghi e l`80% delle località termali.

In generale, è prevista una temporanea risalita dei tassi di occupazione per le diverse tipologie di prodotti turistici, ma su livelli inferiori a quelli registrati nel 2022. Per le località marine in media si registra un calo di circa 4 punti e un punto percentuale per le località dei laghi.
Le strutture delle aree rurali/collina e di montagna registrano circa 3 punti in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Per le città d`arte l`occupazione media si ferma all`82% contro l`84% dello scorso anno, mentre le strutture delle località termali salgono all`80% con un incremento di circa un punto.

Un andamento differenziato emerge anche dai tassi di occupazione rilevati per le principali riviere. A fronte di un leggero incremento della saturazione dell`offerta ricettiva delle riviere del Sud e delle Isole, emergono valori di stabilità per la Riviera Adriatica Veneta, del Conero e della Costa Smeralda. In leggera flessione i tassi di saturazione rilevati per tutte le altre riviere, con un calo più marcato per la Riviera Romagnola.
Tra le regioni con i tassi di occupazione superiori al 90% si segnala la Valle d`Aosta, la Liguria, il Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Per le rimanenti nove regioni la saturazione media oscilla tra il 78% e il 90%.

“A Ferragosto si registra finalmente un ritorno alla crescita dei flussi turistici, anche se restiamo lontani dalle attese e registreremo con ogni probabilità una flessione del numero di presenze rispetto allo scorso anno – commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. Quest`estate purtroppo è stata frenata da numerosi fattori, dal caro-vita – che ha messo in difficoltà soprattutto le famiglie e incrementato i prezzi delle destinazioni – al caos delle tariffe aeree schizzate alle stelle, aggravato dai problemi all`aeroporto di Catania. Elementi che dovrebbero far riflettere sui problemi di sempre del nostro turismo: bisogna utilizzare le risorse del PNRR per migliorare le infrastrutture a supporto dell`economia turistica”.

Sono 702.500, invece,  i passeggeri in arrivo per agosto negli aeroporti italiani, il +1,1% rispetto ai 694.800 registrati nell’agosto 2022. Sono soprattutto i turisti stranieri a transitare nei varchi dei nostri aeroporti dove solo il 19,9% è italiano, mentre spiccano ancora i turisti statunitensi (17,3%), seguiti da quelli spagnoli (4,9%), francesi (4,2%) e canadesi (3,6%). Nel 35,7% dei casi si tratta di coppie in vacanza, e la classe di viaggio è per l’87,8% l’economy, anche per il caro prezzi dei voli dell’estate 2023. Lo ha comunicato in una nota l’Agenzia nazionale del turismo (Enit) che ha fatto il punto sul mese di agosto.

Gli arrivi maggiori provengono da cinque aeroporti: New York JFK, Toronto Lester B Pearson, Madrid Barajas, Seoul Incheon e Buenos Aires Ministro Pistarini. Nei giorni di Ferragosto si evidenzia un picco positivo di prenotazioni online di posti letto con 6 camere piene su 10, al netto delle strutture ricettive che in questo periodo di alta stagione optano per le prenotazioni dirette off-line. Nelle prenotazioni in hotel (da 3 a 5 stelle) del week end dal 4 al 6 agosto 2023, e nonostante i prezzi di alta stagione, l’Italia mantiene elevata la competitività nelle località termali (149 euro a notte), nelle città d’arte (157 euro) e nelle destinazioni eno-gastronomiche (155 euro). Seguono per prezzo le località di lago (182 euro), di montagna (220 euro) e di mare (224 euro).

Le vacanze in Italia vengono programmate con largo anticipo rispetto il viaggio, prevalentemente tra i 2 e i 6 mesi prima della partenza, periodo indicato dal 29,3% degli intervistati, mentre solo l’11,1% ha prenotato la settimana prima di partire.
“Tra gli stranieri più attratti dalle località italiane – ha commentato Ivana Jelinic presidente e ceo Enit – ci sono statunitensi, polacchi e spagnoli” .

Analizzando l’ultimo quinquennio, la spesa media per un viaggio in Italia si aggira intorno ai 1.760 euro. Gli statunitensi spendono di più, mentre gli spagnoli e i francesi di meno.
Gli americani, infatti, investono molto di più di ogni altro turista internazionale: il 32,3% tra i 2.000 e i 5.000 euro per l’ultimo soggiorno effettuato in Italia e, anche per la lunga distanza, ben oltre la quota complessiva ferma al 18,5%.
Provengono da Spagna e Francia i turisti che spendono di meno: il 50,6% degli spagnoli e il 44,5% dei francesi hanno speso tra i 500 e 1.500 euro.

Le località balneari e le città d`arte sono le destinazioni più apprezzate, hanno ospitato rispettivamente il 36,6% e il 31,2% degli stranieri intervistati. Ma anche i laghi destano un certo interesse (l’11,3% del campione), a seguire, la montagna (6,9%) e i borghi (6,2%). La meta del soggiorno viene scelta principalmente per apprezzare le bellezze naturali del luogo (41,5%), per vedere un posto nuovo (34,3%) e per ammirare il patrimonio artistico (30,5%). Sempre dall’indagine Enit risulta che il 70,4% degli intervistati ha viaggiato all’estero per vacanza negli ultimi cinque anni. Il 49% di questi afferma di essere stato in Italia, il 51,0% una sola volta, il 27,8% 2 volte, il 21,2% almeno tre volte. L’estate si conferma il periodo più gettonato: il 66,7% dei rispondenti ha visitato l’Italia durante la bella stagione, il 30,2% in autunno, il 13,0% in inverno e il 29,8% in primavera. Oltre la metà del campione (56%) è ricorso alla prenotazione online tramite siti e piattaforme (Booking il 37%; altri siti il 19%), mentre le agenzie di viaggio sono state scelte dal 18,4%.

Le tipologie di turismo più praticate (indicate da oltre l`80% dei rispondenti) e che soddisfano maggiormente i viaggiatori (voto medio conferito pari a 7), sono quelle culturali, enogastronomiche e naturalistiche. Lo stile italiano è tra gli aspetti che più rimane impresso nei ricordi degli intervistati, con un valore pari al 44,5%, seguiti dalle bellezze naturalistiche (38,8%), dal patrimonio culturale (33,4%), dai prodotti enogastronomici (32,2%) e dalle tradizioni (30,4%). I viaggi sostenibili ottengono una valutazione media pari a 6,4, considerando una scala da 1 a 10.


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