Attualità

Ferragosto, un italiano su quattro rimane a casa: grava il caro vacanze

di Eleonora Ciaffoloni -


Nell’estate più calda tra temperature record e rincari, non resta fuori dal circolo vizioso estivo il ponte di Ferragosto. Uno dei giorni festivi più attesi, anche se in questo 2023 le difficoltà sembrano essere maggiori: a gravare sulle ferie degli italiani sono i prezzi maggiorati. Non solo quelli che si sono registrati nei mesi estivi, tra caro vacanze, caro voli e soggiorni alle stelle, ma anche e soprattutto gli aumenti che interesseranno la festività estiva del Ferragosto. Sono difatti previsti per il “ponte” del 15 agosto, dei rincari di circa il 41% rispetto agli anni precedenti. Un prezzo che non tutti sono disposti a pagare. Ed è per questo che quattro italiani su dieci resteranno a casa per Ferragosto.

Tutto grava sui prezzi che sono lievitati sia lato trasporti – contando anche i rincari sul carburante – che lato strutture ricettive, con hotel e ristoranti che alzano i prezzi. E se in alcune zone turistiche particolarmente inflazionate le prenotazioni rimangono ai livelli dell’alta stagione, nei luoghi in cui l’offerta è molto ampia, moltissime strutture fanno fatica a riempire camere e posti a tavola. È purtroppo il caso della riviera Romagnola, colpita più di altre zone dalla mancanza di turisti: in questo caso non sono solo i rincari a remare contro il fulcro del turismo dell’Adriatico. Molti ombrelloni sono vuoti, gran parte dei ristoranti sono poco affollati e anche le strutture non riescono a riempirsi. Soprattutto gli stranieri sono stati influenzati dall’esagerata negativa pubblicità fatta a seguito dell’alluvione che a metà maggio ha colpito l’Emilia-Romagna. A giugno e luglio negli stabilimenti il calo dei turisti è stato di circa il 20% rispetto alla media degli altri anni e anche ad agosto, dati di prenotazioni alla mano, non sembra esserci grande richiesta. Eppure, tra i prezzi in crescita l’Emilia-Romagna non è tra le Regioni più care.

Secondo una indagine di Demoskopika, Regioni come Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Puglia si attestano sulla media con aumenti medi dei prezzi dei servizi (inflazione turistica) intorno all’8,9%. In ogni caso, saranno quasi 14 milioni gli italiani a partire, rimanendo in gran parte nel Paese e scegliendo come meta il mare, dei giorni irrinunciabili, soprattutto nella settimana di ferie più concessa dalle aziende e a molti dipendenti. Per questo, già da oggi sarà bollino nero sulle strade della Penisola, soprattutto per quanto riguarda le percorrenze verso il sud e verso il mare. Ma a “gravare” sul ponte di Ferragosto, torna anche il grande caldo. Dopo la parentesi semi autunnale portata da Circe – il ciclone che ha portato sull’Italia copiose precipitazione e calo delle temperature – tornerà caldo e sole su tutta la penisola. Gli ultimi giorni di questa settimana, già da ieri e anche oggi, vedranno tempo per lo più stabile grazie al progressivo rinforzo dell’anticiclone Nerone. Temperature che quindi tornano a salire ma che rispetto al grande caldo di luglio, rimangono intorno alle medie del periodo almeno per questo weekend, mentre saranno poco al di sopra solo sulle regioni del Nord. Sarà proprio la settimana del Ponte di Ferragosto che dovrebbe vedere un ulteriore aumento del caldo in particolare sulle regioni centro-settentrionali della Paese. Si tratterà comunque di un’ondata di caldo moderato, niente a che vedere le temperature record che hanno sfiorato i 50 gradi. I dati forniti dal Centro Meteo Italiano confermano condizioni di tempo per lo più asciutto per tutta la settimana di Ferragosto, qualche disturbo pomeridiano solo sui rilievi sotto forma di acquazzoni e temporali. L’estate non finirà con Ferragosto, e nemmeno caldo e rincari.


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