Cala la fiducia di cittadini e imprese
IL NUOVO PUNTO ESSELUNGA A VIALE LIEGI SUPERMERCATO CLIENTI CIBO, CESTINO, SCAFFALI, SPESA
Cala la fiducia di cittadini e imprese. I dati Istat fotografano un’ondata di pessimismo sull’economia italiana a settembre. Gli indici scendono, tra i consumatori, da 106,5 a 105,4 mentre tra le aziende la fiducia piomba a 104,9 da 106,7. Sono per lo più tre le macroaree che inquietano gli italiani. Nello specifico, si tratta del clima economico, il clima corrente e il clima futuro. Che calano, rispettivamente, da 121,5 a 115,2, da 101,4 a 100,2 e da 114,1 a 113,2. Leggero aumento, infine, il clima personale aumenta passando da 101,5 a 102,2. La sfiducia pervade quasi tutti i settori economici e produttivi, fatta eccezione per le costruzioni il cui indice, al contrario, fa registrare un pur leggero aumento: da 160,2 a 160,9. Resta asfittico, invece nella manifattura: la fiducia scende da 97,7 a 96,4, mentre è tracollo nei servizi dove passa da 103,5 a 100,5 e nel commercio da 108,7 a 107,3. Secondo Confcommercio, i numeri dell’Istat sono “espressione del permanere di una fase di estrema debolezza del quadro economico, caratterizzato ancora da molteplici elementi d`incertezza, più che la spia dell`inizio di una fase recessiva”. Ma non basta. Perché per l’Ufficio Studi dell’ente confederale, si tratta di una spia da non sottovalutare: “Appare condizionato più dai timori sulla situazione generale e sul futuro del Paese che dalla situazione personale. In questo contesto l’inflazione, seppure in rallentamento, continua a rappresentare uno dei principali motivi di preoccupazione per le famiglie, a cui si aggiungono i timori di un possibile peggioramento del mercato del lavoro”. Per l’Unione nazionale dei consumatori, il calo della fiducia dei cittadini, si spiega con l'”effetto realtà”. In particolare, ha spiegato il presidente Massimiliano Dona: “Un brusco risveglio dopo le vacanze di luglio e agosto. Un ritorno alle quotidiane difficoltà, come quelle di far quadrare i conti e combattere contro il carovita e il caro-carburanti”.
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